Brillano «i tesori del sacro» ospitati dal Museo Diocesano

Obiettivo: «Evidenziare le peculiarità iconografiche, teologiche ed estetiche delle icone di provenienza russa, raggruppandole in sei categorie tematiche in base ai soggetti riprodotti… Un nuovo percorso per il visitatore quindi, al contempo conoscitivo e contemplativo, in grado di esaltare lo straordinario valore di questa collezione». Queste, in sintesi, le coordinate del nuovo allestimento curato da Irene Tirloni, frutto della ricerca effettuata da Emanuela Fogliadini e confluita nella pubblicazione «I tesori del sacro. Le icone del Museo Diocesano di Brescia» (con la partecipazione della Bcc di Brescia), che inaugura oggi al Museo Diocesano, in città; epicentro del progetto è appunto la sezione rappresentata dalle icone di derivazione bizantino-ortodossa. Le icone della Collezione del Museo Diocesano, di area russa e realizzate tra il XVII e il XX secolo, rappresentano una raccolta eccezionale: accanto a soggetti canonici, è possibile ammirare quelle opere lignee che a livello stilistico potrebbero essere definite «popolari», ma che sono l’espressione più autentica di una fede secolare, disseminata nel vasto universo russo. Svariate icone sono pezzi unici, committenze di famiglie che indicavano all’iconografo i soggetti, i santi, le scene evangeliche a loro più care da inserire nell’icona. La collezione custodisce, inoltre, alcune icone preziose e rare, dei Vecchi Credenti, sostenitori dell’antica tradizione culturale russa, emarginati e perseguitati a seguito della Riforma liturgica del Patriarca Nikon nel XVII secolo. Queste icone, realizzate solo su commissione e di nascosto, divennero sempre più rare, anche a causa della condanna a morte che pesava sui fedeli al rito e all’iconografia antichi; offrono un viaggio inedito di luce e bellezza. Il museo è visitabile tutti i giorni, tranne il mercoledì (10-12, 15-18); 8 euro, 4 ridotto.•. E.Zup.

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