Carta canta Il percorso negli spazi del «MuSa»

Un’opera di Scaccabarozzi
Un’opera di Scaccabarozzi
Un’opera di Scaccabarozzi
Un’opera di Scaccabarozzi

Destini incrociati, strade che ritornano, s’intersecano e convergono. Sempre lì, a due passi dal lago. Ieri, oggi e domani: Antonio Scaccabarozzi fu ospite della galleria salodiana Centro d’arte Santelmo per due personali: una nel 1972 e l’altra nel 1991; a distanza di trent’anni, una retrospettiva intende omaggiarne «la ricerca di artista straordinario, protagonista dell’arte italiana degli anni Sessanta e Settanta e sperimentatore dei linguaggi e dei materiali pittorici tra anni gli Ottanta e il nuovo Millennio». «Carta canta», curata da Ilaria Bignotti e Anna Lisa Ghirardi e allestita al MuSa, Civica Raccolta del Disegno di Salò, si concentra su una selezione di lavori dagli anni Settanta ai primi Duemila e su alcuni disegni della fine dei Cinquanta. Ingresso libero fino al 12 settembre: da venerdì a domenica, dalle 10 alle 18, o in alternativa anche su prenotazione (www.museodisalo.it; 0365 20553). E.Zup.

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