capitale della cultura

Castelli collegati nel 2023: navetta Cidneo-Padernello

di Elia Zupelli
Bus nel fine settimana con tappe in altri comuni delle Terre Basse Pedroni: «E sul Ceruti un dialogo con Santa Giulia e Pinacoteca»
L’immagine della rassegnaIl castello di Padernello: attorno alla parte più antica  prese forma nel 1400 il  maniero d’uso militare e poi abitativo
L’immagine della rassegnaIl castello di Padernello: attorno alla parte più antica prese forma nel 1400 il maniero d’uso militare e poi abitativo
L’immagine della rassegnaIl castello di Padernello: attorno alla parte più antica  prese forma nel 1400 il  maniero d’uso militare e poi abitativo
L’immagine della rassegnaIl castello di Padernello: attorno alla parte più antica prese forma nel 1400 il maniero d’uso militare e poi abitativo

«Bergamo Brescia 2023. La cultura per il territorio». Con un focus particolare che si declinerà attraverso «La provincia dei tesori nascosti», preziosi ma talvolta sfuggenti, sotto i riflettori e al centro invece dell’appuntamento che stasera, 3 novembre, vedrà protagonisti i sindaci delle due città, Giorgio Gori ed Emilio Del Bono (alle 18) al castello di Padernello. Tesoro del Bresciano che sarà anche collegato al castello cittadino in modo inedito. Spiccano, difatti, due iniziative: la prima in particolare, in collaborazione con Brescia Mobilità, «permetterà di collegare il castello di Brescia e il castello di Padernello con un bus navetta che farà tappa anche negli altri Comuni delle Terre Basse - spiega il presidente della Fondazione, Domenico Pedroni -: partiremo con una fase sperimentale di qualche mese, all’inizio il sabato e la domenica».

Non solo. La seconda iniziativa, «finanziata da Cariplo e in collaborazione con le più importanti scuole di scrittura, si chiamerà Inedita e vedrà 6 giovani scrittori under 35 impegnati a raccontare il territorio con 6 racconti dedicati ad altrettanti luoghi, borghi e castelli di Brescia e Bergamo, che poi verranno letti e interpretati da attori bresciani e bergamaschi».

L’obiettivo, ribadito da Pedroni, è chiaro e focalizzato: «Far conoscere il territorio per imparare a valorizzarlo, riscoprendo le sue bellezze e risvegliando il senso di identità e di appartenenza». Sarà dunque l’occasione per guardare avanti in prospettiva ma anche per confrontarsi sul «qui e ora»: partendo proprio dalla presentazione del grande progetto Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, una sfida ambiziosa e condivisa. «Una trasformazione culturale, sociale, industriale e urbana, nonché l’opportunità - sottolinea Pedroni - per scoprire quella provincia dei tesori nascosti in cui viviamo e cui ci dedichiamo con viva passione. L’incontro odierno vuole dunque dare il forte segnale che non solo le città, ma anche i territori delle province saranno coinvolti nei progetti, volti alla creazione di nuovi itinerari turistici e alla valorizzazione di numerosi siti culturale anche poco conosciuti».

Il castello di Padernello a Borgo San Giacomo sarà al centro di questi percorsi con una serie di iniziative già programmate: «Dalla mostra sulle armature dei Martinengo, dal 9 novembre in castello a Brescia e da metà gennaio con estensioni anche a Padernello» anticipa il presidente della Fondazione. «Poi, sempre a febbraio, torneremo a incrociare le traiettorie durante la mostra dedicata a Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, che sarà allestita al Museo di Santa Giulia e alla Pinacoteca Tosio Martinengo, dal 14 febbraio a fine maggio, trovando nel nostro maniero quattrocentesco lo spazio ideale per un percorso espositivo con riproduzioni fotografiche stampate su tela dedicate proprio al “ciclo di Padernello“». 

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