CINEMA

Ciak, buona la prima! «Vita grama» vincente: Belleri trionfa a Madrid

di Elia Zupelli
«Vita Grama» è stato premiato per la miglior regìa all’edizione 2021 del Festival Internacional de Cine Indipendente de Madrid (Ficimad). Autoritratto su sfondo nero del regista bresciano, 23 anni, di Sarezzo
«Vita Grama» è stato premiato per la miglior regìa all’edizione 2021 del Festival Internacional de Cine Indipendente de Madrid (Ficimad). Autoritratto su sfondo nero del regista bresciano, 23 anni, di Sarezzo
«Vita Grama» è stato premiato per la miglior regìa all’edizione 2021 del Festival Internacional de Cine Indipendente de Madrid (Ficimad). Autoritratto su sfondo nero del regista bresciano, 23 anni, di Sarezzo
«Vita Grama» è stato premiato per la miglior regìa all’edizione 2021 del Festival Internacional de Cine Indipendente de Madrid (Ficimad). Autoritratto su sfondo nero del regista bresciano, 23 anni, di Sarezzo

Ciak, buona la prima! Nicola Belleri, 23enne di Sarezzo, studente al Biennio specialistico in Cinema e Audiovisivo della Laba (Libera Accademia di Belle Arti), all’esordio in un cortometraggio «fiction» ha subito lasciato un segno d’innato talento e sguardo oltreconfine: con «Vita Grama», scritto insieme all’amico Simone Giori e e prodotto da Pov Films Production (realtà in 16:9 di cui è fondatore), è stato premiato come miglior regista all’edizione 2021 del Festival Internacional de Cine Indipendente de Madrid (Ficimad), proiettando dunque su scala internazionale (e non solo in senso metaforico) una vicenda le cui origini affondano profonde in terra bresciana. Ispirato a un fatto realmente accaduto a Lumezzane, nel 1944, mentre ancora divampava la seconda guerra mondiale, il corto racconta la storia di due giovani ragazzi di provincia - Narciso e Fausto (rispettivamente interpretati da Ludovico Girardello e Giacomo Gava) -, che nel bel mezzo di una battuta di caccia sulle montagne della Val Trompia si imbattono in un gruppo di Brigate Nere, che li scambiano per partigiani… Alla ricerca di un semplice momento di serenità e distrazione dalle fatiche del lavoro in fabbrica, nella speranza di evadere da un contesto di vita fatto di fatica e miseria, i due amici si ritrovano catapultati nella dimensione di un dramma inatteso, innescato appunto dal contatto ravvicinato con le forze fasciste allora presenti in paese, che stravolge così inevitabilmente i loro piani e le loro esistenze. Girato in quegli stessi luoghi, quasi a delineare un ideale trait d'union storico e narrativo, con lo spettro del conflitto ad ombreggiare l’atmosfera, «Vita Grama» – titolo emblematico – è un lavoro che in poco meno di 20 minuti restituisce l’intensità di quei momenti, grazie anche al minuzioso lavoro di ricerca e ricostruzione operato dallo stesso Belleri, affiancato tra l’altro sul set da altri due studenti della Laba, ovvero Cecilia Truffelli (aiuto regìa) e Pietro Beni (operatore camera). «Questo progetto – sottolinea il regista bresciano – prende spunto da una vicenda realmente accaduta che per troppo tempo è rimasta ai più sconosciuta. Ecco allora l’esigenza di raccontarla, di farla rivivere, oggi, qui e ora. Come la seguente, anche altre storie rimangono nascoste, l’obiettivo è far emergere e ricordare episodi come questi: ciò che il cortometraggio vuole quindi trasmettere è il clima di oppressione e violenza che in quei tempo ha soffocato l’innocenza della gioventù. E di un’intera generazione alla quale ho voluto dare finalmente voce, senza filtro e senza ipocrisie». «È stato un lavoro molto lungo - prosegue - e molto duro, costellato di difficoltà che abbiamo affrontato e superato a denti stretti: la distribuzione ai festival ci ha portato tante soddisfazioni, con ben otto selezioni ufficiali e il premio al Ficimad di Madrid è un riconoscimento straordinario, che ripaga tutti coloro che hanno partecipato al progetto con tanta voglia e sacrificio». Già disponibile anche su Vimeo, «Vita Grama» dopo aver conquistato la giuria del concorso verrà proiettato assieme agli altri film vincitori durante un evento in programma nei prossimi giorni al cinema Paz, nel cuore della capitale spagnola.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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