Del Bono e Gori nella provincia dei tesori nascosti

A Padernello i sindaci di Brescia e Bergamo, Emilio Del Bono e Giorgio Gori
A Padernello i sindaci di Brescia e Bergamo, Emilio Del Bono e Giorgio Gori
A Padernello i sindaci di Brescia e Bergamo, Emilio Del Bono e Giorgio Gori
A Padernello i sindaci di Brescia e Bergamo, Emilio Del Bono e Giorgio Gori

Dalla dominazione romana a quella dell'impero d'Austria, fino ai bombardamenti della guerra mondiale, le città di Bergamo e Brescia, sorelle di medesime origini celtiche, non avevano subito attacchi devastanti come quelli portati due anni fa dal Covid, che ne ha fatto le capitali italiane dell'epidemia. Il virus ha infierito portando desolazione, dolore e morte da cui le città risorgono insieme con il grande progetto «Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023». L'evento, che intende avviare una trasformazione culturale, sociale, economica e urbana delle due città e delle rispettive province, è stato illustrato ieri sera al castello di Padernello, storico e nobile edificio che all'inizio del nuovo millennio sembrava destinato al crollo e che si è invece risollevato dai ruderi fino a diventare contenitore e motore della cultura del territorio circostante. Castello che grazie alle iniziative del progetto sarà collegato da un bus navetta al castello di Brescia. Per il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e per il primo cittadino di Brescia Emilio Del Bono, accolti nel salone delle feste del castello dai sindaci dei comuni della Bassa occidentale, la serata è stata anche l'occasione per una tappa nella «Provincia dei tesori nascosti», per dare il giusto valore alla cultura del territorio di campagna, ricco di un patrimonio di tesori naturali, culturali, economici. «È la Provincia dei tesori nascosti nella quale viviamo e alla quale ci dedichiamo con passione – ha introdotto il presidente della Fondazione Domenico Pedroni -. L’obiettivo è quello di far conoscere il territorio per imparare a valorizzarlo, riscoprendo le sue bellezze e risvegliando il senso di identità e di appartenenza. Il recupero del castello è per noi strumento per la valorizzazione del territorio». La Fondazione è infatti passata dalla ristrutturazione del maniero a quella delle cascine del borgo ed ora è pronta per uscire da Padernello, alla scoperta delle bellezze della Bassa in un tour culturale denso di opportunità economiche. È la filosofia che sottintende il progetto «Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023», che prevede sia iniziative condotte in collaborazione con la città che progetti attivati esclusivamente sul territorio. Per Brescia, una delle iniziative che legano città e provincia è la mostra di Giacomo Ceruti. Fino agli anni ’70 le opere del Ciclo di Padernello rimasero nel castello, dove erano state portate da Bernardo Salvadego, che le aveva acquisite all’asta nell’aprile 1882. Così quei dipinti del Ceruti hanno potuto essere conservati, valorizzati, studiati. •. Riccardo Caffi

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