ARTE

In Pinacoteca è tornato il Romanino: un fine settimana di eventi culturali

di Luca Goffi
L'assenza temporanea era dovuta al prestito alla mostra "La Fragilità e la Forza" di Napoli. Restauri avanti: completato anche il lavoro sulla pala Rovellio del Moretto
Fino al 7 novembre continua la narrazione immersiva «Romanino VR»
Fino al 7 novembre continua la narrazione immersiva «Romanino VR»
Fino al 7 novembre continua la narrazione immersiva «Romanino VR»
Fino al 7 novembre continua la narrazione immersiva «Romanino VR»

La pala d’altare di San Domenico dipinta dal Romanino torna a impreziosire la Pinacoteca Tosio Martinengo con la forza della propria carica cromatica. Brescia Musei dedica un fine settimana di eventi culturali per valorizzare il pezzo pregiato della propria collezione.

L’assenza temporanea da Brescia del proprio tesoro era dovuta all’esposizione del dipinto nella mostra «La Fragilità e la Forza» ospitata a Napoli da maggio al 25 settembre. L’esposizione ha riguardato tutte le opere restaurate grazie al finanziamento dalla banca Intesa Sanpaolo.

Il progetto iniziato nel 2020

I mecenati esistono ancora e tutelano l’arte di tutto il Paese: l’istituto di credito ha selezionato 231 opere di tutta Italia (su indicazione delle sovrintendenze). «Il progetto è iniziato nel 2020 - commenta Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei -. Le dimensioni titaniche hanno costretto a completare questo restauro in situ. E questo ci ha consentito di documentare con filmati il restauro». La cura e il rispetto che Brescia Musei dedica alle opere esposte sono ormai noti ai bresciani.

«L’interesse che spinge i privati a donare i propri capolavori alla Pinacoteca è dovuto alla cura con cui queste opere sono trattate - commenta la presidente Francesca Bazoli -. Il progetto lungimirante “Restituzioni“ aiuta le istituzioni di questo Paese alla valorizzazione delle opere d’arte».

Completato il restauro della pala del Moretto

Il progetto citato è un’idea nata nel 1989 che in 19 edizioni ha consentito alla banca di promuovere il restauro di molti dipinti: dalle 10 opere d’arte dell’inizio (circoscritto al Veneto) ai 231 capolavori tornati come all’originale nel 2022. Ma c’è di più: è stato completato un altro restauro, quello della pala Rovellio del Moretto. L’attesa è stata un po’ troppo lunga rispetto alle previsioni ma il risultato finale eclissa ogni critica.

Il programma del fine settimana

«Venerdì alle 18 le restauratrici racconteranno i dettagli del recupero delle due opere identitarie - commenta Roberta D’Adda, conservatrice della Pinacoteca -. La pala San Domenico aveva un problema conservativo. Ci si è resi conto dell’entità durante il trasporto. Lungo i bordi si erano verificati distacchi delle fasce perimetrali che consentivano l’ancoraggio al telaio e iniziava a presentarsi un leggero distacco della tela».

Nei prossimi giorni verrà caricato sul canale YouTube di Brescia Musei il video del restauro con i momenti salienti delle fasi di recupero. «Nel dossier della Capitale della Cultura 2023 uno spazio è dedicato alla “via del Romanino“ - confessa Laura Castelletti vicesindaco di Brescia -. Stiamo lavorando per il rafforzamento dell’identità, spingendoci oltre i confini urbani». Note jazz accompagneranno il viaggio nella pittura bresciana c’è il jazz (al pianoforte Giovanni Colombo, al contrabbasso Marco Rottoli e alla batteria Federico Donati). Venerdì alle 20; ingresso gratuito su prenotazione a cup@bresciamusei.it.

L’8 e il 9 ottobre «Gioca con Girolamo»: percorso tra pedagogia e divertimento per bambini. Entro il 7 novembre, in collaborazione con «Scena urbana», è a disposizione «Romanino VR», narrazione immersiva di un’esperienza artistica tra Brescia e Venezia. •. © 

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