ETICA FESTIVAL PARLA MASSINI

Secondo appuntamento con «Etica Festival - Bellezza crea bellezza», rassegna che dopo l’apertura della settimana scorsa con Telmo Pievani vedrà protagonista stasera Stefano Massini, scrittore, sceneggiatore e drammaturgo, definito «il raccontastorie più popolare del momento». «Dignità e bellezza del lavoro», il filo rosso del suo intervento, in programma alle 18.30 sullo sfondo delle Miniere di Sant’Aloisio, a Collio: ingresso libero previa prenotazione scrivendo a bellezzacreabellezza@gmail.com. Tradotto in ventiquattro lingue, celebrato da Broadway al West End di Londra e portato in scena dal premio Oscar Sam Mendes, con i suoi affreschi narrativi che toccano simultaneamente mente e cuore, Massini (1975) è considerato lo scrittore vivente più rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo. Nel 2015, dopo il grande successo del suo trittico diretto da Luca Ronconi, viene nominato consulente artistico del Piccolo Teatro di Milano. Il suo romanzo «Qualcosa sui Lehman» (Mondadori, 2016), tradotto in vari Paesi, è stato uno dei libri più acclamati degli ultimi anni, aggiudicandosi il Premio Mondello-Super Mondello e il Premio Campiello Selezione Giuria dei Letterati, oltre a Premio Giusti, Premio Fiesole e Premio De Sica. Nell’autunno 2017 è uscito il suo secondo romanzo per Mondadori, «L'interpretatore dei sogni», da cui anche in questo caso è stato tratto un importante spettacolo teatrale, diretto da Federico Tiezzi e in scena per il Piccolo Teatro di Milano da gennaio 2018. Da «55 giorni. L'Italia senza Moro» è stata tratta invece l'omonima trasmissione televisiva di e con Luca Zingaretti in onda in prima serata su Rai1. Firma del quotidiano «la Repubblica», Massini è volto noto televisivo per i suoi racconti del giovedì nella trasmissione «Piazzapulita» su La7; i suoi ultimi lavori s’intitolano «Dizionario inesistente» e «Ladies Football Club». «Sono sempre stato convinto che il teatro da un lato e ora che mi occupo di libri, i libri, debbano sempre avere anche un obiettivo pratico, cioè devono essere utili, devono darti delle forme per concepire e capire l'esistenza di tutto ciò che ti sta ruotando intorno», ha ribadito più volte Massini. «In teatro - aggiunge lo scrittore - tu sei nel palcoscenico in carne ed ossa quindi se dici qualcosa di retorico anche tu lo senti tornare addosso. A volte invece nei libri è potenzialmente più facile essere retorici per il semplice fatto che l'autore non c'è quando il lettore legge quindi è meno percepibile da parte sua il luogo comune… La parola non è solo un veicolo, ma qualcosa che vive e si trasforma continuamente perché è strumento di comunicazione degli uomini e quindi si modifica insieme alla vita degli uomini stessi. La parola è una materia viva».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA