«Finalmente libera» e su grande schermo

di Alessandra Tonizzo
Gabriella Morgillo raggiante: il suo romanzo è diventato un film
Gabriella Morgillo raggiante: il suo romanzo è diventato un film
Gabriella Morgillo raggiante: il suo romanzo è diventato un film
Gabriella Morgillo raggiante: il suo romanzo è diventato un film

I sogni son desideri di felicità. C'è chi li fa a occhi chiusi, per colorare a sprazzi un'esistenza marronea. Chi li sperimenta dal vero, realizzandoli... sveglissimi. Gabriella Morgillo è la capofila del secondo, ristretto, gruppo. E mica grazie al fato. Dal 2015 ha lottato perché il suo romanzo post-teenage «Libera» (Apollo Edizioni) diventasse «Finalmente Libera», un film da grande schermo. Oggi è quel giorno: diretto dal regista Giuseppe Di Giorgio, prodotto da Upgrade Production Films e coprodotto da «Il Serpente Aureo», il movie ispirato al book generazionale della sceneggiatrice bresciana entra nelle sale. Vero debutto, 16 giugno; le multisale locali già frizzano (alla Wiz della Freccia Rossa, due spettacoli al dì sino al 22 del mese), in attesa di ospitare sulle poltroncine parte della troupe: Morgillo, la produzione, alcuni componenti del cast artistico e tecnico come Camilla Tedeschi, Luca Benedetti, Emanuel Iacono, Erika Franceschini e il duo musicale Gagsters (appuntamento alla proiezione di sabato 18 giugno, ore 21). «“Finalmente Libera” nasce da un lungo percorso, tortuoso e non privo di ostacoli», confessa la giovane scrittrice bresciana, ex modella, life-coach, autrice di tre opere (tra cui la prima light novel italiana «The legend of the Light Knights - i Cavalieri della Luce»); «accompagnarlo in ogni sua fase di realizzazione mi ha permesso di vivere a pieno questa esperienza e di apprezzarne il valore». Un po' come fa Roberta, la protagonista, con la sua estate valoriale. Quella dove il fiki-fiki lascia il posto alla filosofia - dei vent'anni, delle credenze («La distanza è la prova del nove: o fortifica o separa»), del soqquadro totale. Il cuore del bildungsroman viene rispettato; Morgillo stessa stese il manoscritto quand'era coetanea dei suoi pensatori di carta e ancora non sapeva bene (o sapeva troppo) cosa la aspettasse fuori della propria platonica caverna. Girato tra Lombardia, Marche e Abruzzo, questo «Finalmente» è la bella stagione piazzata nello stomaco a fermentare. «La trama ruota intorno a un gruppo di ragazzi che si ritrova per la prima volta a vivere situazioni nuove, fuori dalla solita routine - emoziona Morgillo -. Roberta impersona il delicato cambiamento che tutti i giovani devono affrontare: diventare adulti prendendo coscienza delle proprie debolezze e virtù, imparando ad amare. Roberta, pur bloccata da mille insicurezze, parte per una vacanza improvvisata, un viaggio di riscoperta, interiore più che fisico».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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