Garibaldi a Brescia
Le pagine di Simoni
inseguono la Storia

di Magda Biglia
Lo scrittore Carlo Simoni
Lo scrittore Carlo Simoni
Lo scrittore Carlo Simoni
Lo scrittore Carlo Simoni

Quante volte e su quanti palazzi è capitato di leggere «Qui soggiornò Giuseppe Garibaldi». Qualcuno di noi si è messo a sorridere; qualcun altro avrà immaginato incontri di trame risorgimentali o salotti pronti ad accogliere l'eroe. Allo storico e storyteller Carlo Simoni è venuta l'ispirazione per una novella d'epoca, capace di raccontare e ambientare l'arrivo del vip in camicia rossa a Brescia con i suoi riflessi sulle persone comuni, sulla loro vita quotidiana, utilizzando quel particolare linguaggio da lui si può dire inventato, né arcaico né contemporaneo. Un linguaggio che ci fa calare in tempi lontani senza fatica, in sintonia con la vicenda.

«IL GENERALE» è l'ultima uscita letteraria dello scrittore bresciano per Secondorizzonte, nata da una passeggiata con vista su una lapide in via Amba d'oro, con la scritta «In questa villa dimorò Giuseppe Garibaldi spezzata con l'obbedisco la spada vincitrice di Bezzecca. 15 agosto 23 settembre 1866 ». Previa consultazione nell'Archivio di Stato, della stampa coeva e previo appello alle amate letture, l'autore delinea una trama per metà reale e per metà realistica della breve irruzione di Garibaldi in una aristocratica magione sui i Ronchi, vista dalla parte dei vicini dei conti Feltrinelli. È la Storia vissuta dalla gente che una volta si chiamava storia materiale e oggi, in inglese, storytelling. Protagonisti sono Amedeo ed Elsa con i figli Francesco e Flora, con i loro sentimenti, compresi quelli antiliberali del pater familias, attenuati però dalla conoscenza diretta, e quelli patriottici dello stalliere indotto da quell'incontro a farsi garibaldino. Ma sarà di Flora il colpo di scena finale.

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