IL LAGO DELLE «MERAVIGLIE»

di Lara Minelli
«Open my glade», opera suggestiva dell’icona della videoart Pipilotti Rist«Brucaliffo»: la magìa visiva di una mostra multimediale immersiva
«Open my glade», opera suggestiva dell’icona della videoart Pipilotti Rist«Brucaliffo»: la magìa visiva di una mostra multimediale immersiva
«Open my glade», opera suggestiva dell’icona della videoart Pipilotti Rist«Brucaliffo»: la magìa visiva di una mostra multimediale immersiva
«Open my glade», opera suggestiva dell’icona della videoart Pipilotti Rist«Brucaliffo»: la magìa visiva di una mostra multimediale immersiva

«C'è un posto che non ha eguali sulla terra. Questo luogo è una terra colma di meraviglie» spiega il Cappellaio Matto. Si chiama Isola del Garda, il poetico lembo della sponda bresciana dove storia e magìa respirano tra gli alberi e le mura della superba Villa Casazza. Tramonti infuocati e notti stellate si specchiano nelle acque cristalline. Uno scenario da favola e che dalla favola si ispira. «In Wonder(is)land» è il concept firmato «Mai» Museum, Multimedia Art Innovation che dal 10 luglio al 16 agosto abiterà i giardini dell’Isola con un’originalissima esposizione open air immersiva, ispirata al mondo delle fiabe e del nonsenso. Alice nel paese delle meraviglie di Carrol per fuggire dalla «sbiadita realtà senza fantasia degli adulti» e lasciarsi intrappolare in uno spazio enorme con le sue nove esposizioni, dove lo spettatore si sente piccolo piccolo, proprio come la sua eroina. Il matrimonio vincente tra l’arte e l’imprenditoria bresciana che valorizza il suo territorio. «In Wonder(is)land» non a caso, dunque: meraviglia e terra. «Mai» trova l’appoggio del Comune di San Felice del Benaco, della Camera di Commercio, dell’Associazione Artigiani di Brescia e provincia e di Visit Brescia. L’arte esce dai musei tradizionali ed incontra il pubblico. Un faccia a faccia ravvicinato che seduce. «Un modo nuovo per stimolare le menti, le emozioni e l'immaginazione», spiega l’art director Vera Uberti. Sono le mostre multimediali immersive che piacciono sempre di più per il loro essere fuori dagli schemi. «Non fotografare» gridavano i controllori alle gite scolastiche. L’arte immersiva invece quasi implora «via libera ai selfie». Non ha ancora fatto in tempo che ecco che scattano sorrisi a 32 denti con sfondo fasci di luce colorata dalle forme più stravaganti. Il visitatore viene abbagliato da quest’esperienza unica a pixel d’autore e si sente parte dell’opera stessa. Filamenti di luce in fibra ottica sgocciolano dagli alberi come le lacrime di Alice. Un grande cuore rosso compulsivo per l’iraconda Regina di Cuori. La celebre «Open my glade» dell’icona della videoart Pipilotti Rist: un volto di donna contro il vetro e il senso di angoscia. Conclude il percorso la live performance «Il picnic»: un picnic vero e proprio con tanto di gourmet sotto le stelle. «Sapeva che sarebbe stato sufficiente aprire gli occhi per tornare alla sbiadita realtà senza fantasia degli adulti». Informazioni e prenotazioni: www.maimuseum.it.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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