Il Nuovo Eden riparte dal suo cinema di qualità cantando con Gene Kelly

di Elia Zupelli
Il Nuovo Eden inaugura ufficialmente il suo nuovo corso dopo i recenti lavori di riqualificazione e ammodernamentoIl manifesto di «Singing in the rain», classico del 1952
Il Nuovo Eden inaugura ufficialmente il suo nuovo corso dopo i recenti lavori di riqualificazione e ammodernamentoIl manifesto di «Singing in the rain», classico del 1952
Il Nuovo Eden inaugura ufficialmente il suo nuovo corso dopo i recenti lavori di riqualificazione e ammodernamentoIl manifesto di «Singing in the rain», classico del 1952
Il Nuovo Eden inaugura ufficialmente il suo nuovo corso dopo i recenti lavori di riqualificazione e ammodernamentoIl manifesto di «Singing in the rain», classico del 1952

L’altra sera le prove generali lungo le «Strade perdute» di David Lynch, nel giorno del suo settantasettesimo compleanno: ben più che una coincidenza simbolica. Oggi, nel ritmo impetuoso della Capitale, l’inaugurazione ufficiale: «Cantando sotto la pioggia», malgrado le previsioni dicano pallido sole, con la proiezion matinée del celebre musical di Stanley Donen e Gene Kelly in versione restaurata in 4K, il (nuovo) Nuovo Eden inaugura ufficialmente il suo second coming dopo che i lavori di riqualificazione e ammodernamento intrapresi lo scorso settembre e appena ultimati ne hanno ridefinito i profili. Pur sempre riconoscibilissimi, quelli della sala di via Nino Bixio, in città, dove invariata è rimasta invece la cifra stilistica della programmazione. L’agenda del Nuovo Eden è focalizzata anche per questa stagione 2023 sul cinema di qualità e autoriale, tra prime visioni, film in lingua originale, restauri di grandi classici e successi della stagione, ma al tempo stesso sempre più eclettica e diversificata, con incontri, rassegne tematiche e percorsi d'approfondimento collaterali che d’ora in avanti potranno contare anche su una seconda sala cinematografica da 38 posti, tra gli interventi più significativi previsti dal progetto assieme al restyling della sala d’accoglienza e della sala principale, dov’è stato introdotto un nuovo proiettore digital cinema di ultima generazione e un sistema Hearing Loops per permettere la visione dei film agli utenti con problemi uditivi. L’appuntamento odierno, fissato per le 10.30, sarà dunque anche l’occasione perfetta per un incontro ravvicinato con tutto questo e molto altro, con il grande schermo come denominatore comune e punto di fuga verso altri mondi: due candidature ai Premi Oscar, considerato «il più bel musical della storia del cinema», «Cantando sotto la pioggia» (titolo originale: «Singing in the rain», anno di grazia 1952) è un capolavoro che ha davvero bisogno di poche presentazioni. Giusto un rapido recap della trama: Don Lockwood, un giovane attore di varietà interpretato da Gene Kelly, viene ingaggiato per affiancare la bellissima attrice Lina Lamont (Jean Hagen) in un film muto e la pellicola ottiene uno strepitoso successo. Lina si innamora di Don ma quando quest’ultimo conosce Kathy (Debbie Reynolds), una giovane cantante e ballerina, e si innamora di lei, la gelosia di Lina è incontenibile e l’attrice cerca di fare licenziare la rivale. Nel frattempo il cinema sta vivendo il passaggio dal muto al sonoro e il produttore, poiché non vuole rimanere indietro, mette in lavorazione un film parlato. Le parti principali vengono assegnate a Don e Lina, ma lei ha una voce inadatta al mezzo cinematografico. Cosmo Brown (Donald O'Connor), amico di Don, propone di far doppiare Lina da Kathy: il film ha un successo strepitoso e gli attori vengono invitati a cantare le canzoni davanti a un pubblico. Kathy, nascosta dietro una tenda, doppia Lina, ma…Evitando ulteriori spoiler, la proiezione è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Tutti i dettagli sulla ricchissima programmazione dei prossimi giorni si possono scoprire sul sito www.nuovoeden.it.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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