L’ISOLA «NON C’È» BENNATO INVECE SÌ

di Claudio Andrizzi
Dalla copertina del nuovo disco pubblicato da  Edoardo Bennato: «Non c’è» mantiene alto il livello di una produzione invidiabile
Dalla copertina del nuovo disco pubblicato da Edoardo Bennato: «Non c’è» mantiene alto il livello di una produzione invidiabile
Dalla copertina del nuovo disco pubblicato da  Edoardo Bennato: «Non c’è» mantiene alto il livello di una produzione invidiabile
Dalla copertina del nuovo disco pubblicato da Edoardo Bennato: «Non c’è» mantiene alto il livello di una produzione invidiabile

Un excursus fra passato, presente e futuro in 23 canzoni: alla bella età di 74 anni Edoardo Bennato non lascia ma raddoppia con «Non c’è», il nuovo album in uscita oggi per Sony a cinque anni di distanza dal gioiello «Pronti a salpare». Confezionato in una copertina che riproduce l’ideale prima pagina di un quotidiano, con gli «strilli» che rimandano ai titoli delle canzoni, costellato di importanti collaborazioni (da Morgan a Clementino fino al fratello Eugenio), il lavoro (disponibile naturalmente anche in versione doppio vinile) allinea 15 grandi classici del repertorio del cantautore partenopeo, riarrangiati e ricantati con la sua attuale band: da «Cantautore» a «Dotti medici e sapienti», da «L’isola che non c’è» a «Mangiafuoco», da «Non farti cadere le braccia» a «Un giorno credi». Otto invece gli inediti assoluti, tra cui anche la title track, anticipata nei giorni scorsi come singolo da un bellissimo video animato diretto da Marco Pavone: brano di grande intensità che ha senza dubbio alimentato l’attesa per la rentrée di uno dei più grandi rocker italiani di tutti i tempi. Anche a Brescia, dove Bennato è da sempre un artista molto amato. RESTA ANCORA OGGI memorabile il suo concerto al Rigamonti del 1980 (l’anno trionfale di «Sono solo canzonette») di fronte a ben 15 mila spettatori. Tappa mitica del suo tour di maggiore successo, quarant’anni fa. Ma anche la sua ultima, generosa esibizione in città sul palco del Teatro Grande nel novembre del 2017, quando venne chiamato a sostituire l’infortunato Franco Battiato ad una serata benefica per l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro a favore della ricerca sui tumori pediatrici. Tanti anche i fan eccellenti di Bennato, in attesa di ascoltare il disco nuovo dopo essere rimasti particolarmente colpiti dalla bellezza e dalla profondità del sopracitato singolo. «Bennato a casa mia è sempre stato uno di famiglia – racconta Riccardo Maffoni, il cantautore rock di Orzinuovi -. A casa conservo gelosamente la collezione di tutti i suoi vinili anni ‘70 comprati dai miei genitori, a mio avviso un tesoro artistico da parte di un vero e proprio maestro, senza dubbio uno dei più importanti cantautori italiani di sempre. La nuova canzone mi è arrivata dritta al cuore, mi ha letteralmente commosso: “Non c’è” è una bellissima ballata che per testo e sonorità mi riporta ai miei esordi. Profonda, intensa, dolcissima». D’ACCORDO anche Jet Set Roger, il rocker di origini londinesi ma di adozione bresciana che non ha mai fatto mistero delle sue passioni per Bennato. «LA NUOVA CANZONE è bellissima, all’altezza delle sue cose migliori, davvero non credevo che Edoardo potesse tirar fuori ancora brani così validi: arrangiamento essenziale ma molto raffinato, testo molto toccante, da una parte la classica idea bennatiana di essere orgogliosamente fuori dal coro, dall’altra un’atmosfera malinconica nella sua rassegnazione a non sentirsi in linea con i tempi di Facebook, Instagram e dei like estemporanei. Come dire: il mondo va da una parte, e i vecchi rocker, me compreso, hanno deciso che quella direzione non fa per loro. Meglio i bar, le strade della propria scena locale, il contatto con le poche persone a cui questo mondo morente interessa ancora. Non ci siamo, ma in realtà ci siamo ancora, e siamo contenti di esserci. E poi chissà, magari cambierà il vento. Ma attenzione: sarà lui a cambiare, non noi. Insomma, niente da dire: il maestro ancora una volta ha toccato in me delle corde profonde». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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