La «Divinità dell’Identità» per Maria Rita Parsi

Al capolinea del lungo viaggio intrapreso lo scorso 10 giugno, la diciassettesima edizione del festival «Filosofi lungo l’Oglio» vivrà stasera l’ultimo atto sul bucolico sfondo di Villa Morando a Lograto (in caso di maltempo alla parrocchia Ognissanti), dove protagonista sarà Maria Rita Parsi, ospite fissa della rassegna sin dai suoi albori. «D’Io. La Divinità dell’Identità», il titolo del suo intervento. Nata nel 1947, Parsi svolge da anni un’intensa attività didattica e di formazione come psicologa e psicoterapeuta in Università, Istituti specializzanti e associazioni private; ha fondato e dirige la Sipa (Scuola Italiana di Psicoanimazione) e ha dato vita alla Fondazione Movimento Bambino Onlus, ora Fondazione Fabbrica della Pace e Movimento Bambino Onlus, istituzione culturale nazionale e internazionale per la tutela giuridica e sociale dei bambini, per la diffusione della Cultura per l'Infanzia, per la formazione dei formatori. Nel 2012 Parsi viene eletta al Comitato Onuper i Diritti del Fanciullo, organismo con sede a Ginevra, che ha il compito di verificare che gli Stati aderenti alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino ne rispettino gli obblighi. È stata insignita dal presidente della Repubblica del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica. Autrice di oltre cento opere tra saggi, romanzi e ricerche, Parsi scrive su diversi quotidiani e riviste specializzate ed è anche vicepresidente della giuria del «Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente». L’appuntamento è in programma alle 21, ingresso libero; come consuetudine, al termine dell’incontro sarà annunciata dal direttore scientifico del Festival, Francesca Nodari, la parola chiave della prossima edizione, la diciottesima. •. E.Zup.

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