La ragnatela di simboli di Monzo e Perlanera

di Elia Zupelli
Elena Monzo e Luiss Perlanera (alias Luigi Di Luca): un’immagine familiare
Elena Monzo e Luiss Perlanera (alias Luigi Di Luca): un’immagine familiare
Elena Monzo e Luiss Perlanera (alias Luigi Di Luca): un’immagine familiare
Elena Monzo e Luiss Perlanera (alias Luigi Di Luca): un’immagine familiare

Reticolati multiformi, tessiture magnetiche, estensioni, connessioni, un’espressività onirica e magnetica, che attira e ingloba. Fin dal titolo: «WWW». Esplicito riferimento non solo in termini virtuali (Word Wide Web: ragnatela/rete estesa in tutto il mondo) e di collegamenti che superano i confini territoriali, tanto che al centro della mostra un nucleo di opere è dedicato ai cinque continenti, ma anche in termini fisici, materiali, dato che tra i protagonisti non mancano presenze umane, così come ragni, ragnatele, mutazioni e altre variazioni sul tema. Tradotte in opere pittoriche, sculture e gioielli d’artista: una cinquantina di lavori in totale, molti dei quali inediti. A delineare il flusso visionario di Elena Monzo e Luiss Perlanera, pronto a convergere fino al 15 agosto negli spazi espositivi della Galleria Artequarantuno di Salò, dove oggi alle 18 inaugura la mostra intitolata appunto «WWW», a cura di Anna Lisa Ghirardi. Ebbene. Il World Wide Web evocato dai due artisti è un mondo che si espande attraverso una rete-tela fatta di connessioni materiali, spirituali e relazionali: Elena Monzo e Luiss Perlanera, complici creatori, hanno realizzato per l’occasione un nuovo corpus di opere, intrecciando nel lavoro, come nella vita, le loro mani...una nuova e potente sinergia fondata sul confronto, sulla condivisione e di conseguenza sulla sovrapposizione di vari linguaggi, da quello del disegno e della pittura a quello dell’arte applicata. Tecnica e tradizione sono elementi imprescindibili, ma le immagini plasmate, pur attingendo al passato, si fanno sempre nuove, contemporanee, adottando una verve sapida, arguta. «Le figure presenti nel loro ricco immaginario sono per lo più simboliche, tanto che tornano più volte, in un lessico di ripetizione e variazione» osserva la curatrice. «Luigi Di Luca, in arte Luiss Perlanera, eredita la conoscenza tecnica familiare di ben tre generazioni di gioiellieri-incisori, esperti nelle lavorazioni, tipiche di Torre del Greco, di materiali pregiati quali conchiglie, perle, corallo e legni, rivoluzionando invero la tradizione iconografica». Il suo repertorio prolifera di insetti: api, farfalle, tarantole, ragni violino, ma anche animali – come elefanti, topi, carpe, meduse, ippocampi – e presenze icastiche come icone, cervelli e teschi, in un connubio tra sacro e profano. L’origine creativa di Elena Monzo, per riflesso, «prende il via da una fantasia sorgiva, generatrice di immagini sorprendenti e si manifesta attraverso una grande abilità nel segno». L’artista orceana scalfisce col suo segno dal tratto incisivo, graffiante e provocatorio, conosce la sintesi e l’essenzialità, costituendo una sorta di scheletro che si veste di decorazione e di dettagli, di feticci e contraddizioni: se a primo impatto è immediata la lettura pop e talvolta scanzonata delle loro opere, un’interpretazione più approfondita rivela una concatenazione di simbologie che scava nel profondo. •.

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