Le Ali di Brescia Grande bellezza al Capitolium

di Elia Zupelli
Le Ali di Brescia: «La bellezza salverà il mondo» FOTO MAURO NOVAGLIO
Le Ali di Brescia: «La bellezza salverà il mondo» FOTO MAURO NOVAGLIO
Le Ali di Brescia: «La bellezza salverà il mondo» FOTO MAURO NOVAGLIO
Le Ali di Brescia: «La bellezza salverà il mondo» FOTO MAURO NOVAGLIO

Danzando sullo sfondo del Capitolium hanno voluto simbolicamente amplificare un messaggio senza tempo eppure mai come oggi attuale nel qui e ora del caos pandemico: «La bellezza salverà il mondo» (ce lo auguriamo tutti). Così, fedele alla linea di esistenza e resistenza che ormai da mesi accomuna il mondo dello spettacolo a più latitudini, la scuola di danza On Stage ha pensato di celebrare il ritorno della Vittoria Alata con una performance di grande impatto, concepita come «un inno alla vita nonostante tutto, un inno al ricominciare con speranza nel futuro, un inno alla resilienza». EMBLEMATICO, in questo senso, il nome scelto per il progetto, supportato da Fondazione Brescia Musei e Pro Loco Mompiano: «Le Ali di Brescia». Che all’atto pratico ha visto quattro ballerine allieve della scuola di danza On Stage - Rebecca Baliani, Giada Gatta, Melania Raimondi, Alessandra Ronchi, tutte tra i 17 e i 26 anni - interpretare una coreografia modern-contemporaneo di Martina Guarnati, insegnante e direttrice della scuola insieme a Barbara Tanda (la sede al 189 di via Triumplina): indossando un simil peplum violaceo, a piedi nudi, hanno danzato sulle note di «Maria and the Violin’s String» degli Ashram fra le traiettorie immaginifiche di un nuovo inizio. LA PERFORMANCE è diventata un video e il video (riprese e post produzione di Margherita Zacchi) è diventato a sua volta virale sui social, «proprio a simboleggiare quella resilienza leggiadra che questi tempi pandemici ci hanno, volenti o nolenti, insegnato - spiegano i promotori del progetto -. La danza è forza e grazia, connubio armonico di cui la ritrovata Vittoria Alata è emblema bronzeo. Il nostro omaggio è alla statua romana e alla città di cui è simbolo…una città, Brescia, che in questi mesi si è piegata alla ma che può tornare a risorgere da vera Leonessa, come ha sempre saputo fare, e che già guarda alla rinascita». Il senso del messaggio: «All’ombra delle colonne di un passato glorioso, davanti allo sguardo benevolo di una Vittoria che tutti non vediamo l’ora di proclamare, il nostro omaggio in danza scioglie il senso di confusione e solitudine in uno sguardo libero dalla paura e forte della vicinanza: è un augurio di futuro». •

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