Memoria delle pietre Il percorso prosegue

Molecole di poetica-materica a illuminare la via. «Le sfere nascoste dei ricordi lentamente si incontrano... osservandole trovo il coraggio di avvicinarmi a isole di pensieri di persone come me». Che verso il tramonto convergeranno a Capo di Ponte, dove stasera verrà inaugurata la nona installazione artistica permanente disseminata lungo il percorso tracciato dalla «Memoria delle pietre», progetto di riscoperta e valorizzazione curato dal Distretto Culturale. Materiale autoctono protagonista di questa nuova tappa sarà il verde olivo di Capo di Ponte, cavato a Cemmo; nello specifico, l’opera realizzata dagli artisti Milena Berta e Alessandro Pedretti, in collaborazione con il musicista Elia Piana, è composta da una serie di quattordici piccole sculture posizionate nel parco giochi della frazione di Pescarzo. «Molecole», questo il titolo appunto, «è un’installazione artistica che getta lo sguardo nel campo sociale e relazionale mettendo al centro tre punti: lo spazio, l’individuo e il pensiero - raccontano Berta e Pedretti -. Il piano sul quale sono appoggiati i manufatti rappresenta uno spazio di interazione, sia di concordanza che di indipendenza. Le singole sculture costituiscono l’individuo. Le sfere che si elevano dai piccoli blocchi di verde olivo o che poggiano sul basamento rappresentano i pensieri». La musica (fruibile mediante codice QR) è degli stessi Piana e Pedretti, alias Nutun-archeologia, live stasera dalle 21. L’evento si terrà anche in caso di maltempo, ingresso libero (lamemoriadellepietre.it).•. E.Z. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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