Miglio premiata in memoria di Dalla

Miglio premiata al Teatro Celebrazioni di Bologna
Miglio premiata al Teatro Celebrazioni di Bologna
Miglio premiata al Teatro Celebrazioni di Bologna
Miglio premiata al Teatro Celebrazioni di Bologna

Balla balla ballerino: in loving memory of Lucio, un riverbero bresciano s’è stagliato in coda alla prima edizione di «Ciao. Rassegna Lucio Dalla per le forme innovative di musica e creatività», andata in scena l’altra sera al Teatro Celebrazioni di Bologna occasione dell’80° compleanno del genio bolognese. Alessia Zappamiglio in arte semplicemente Miglio, cantautrice bresciana di origine ma da anni accasata a Bologna, città «dove scrive le sue canzoni in una casa di 60 mq in affitto», si è aggiudicata il «Ciao Contest. La musica di domani», sezione dedicata ai nuovi artisti emergenti, nella speciale categoria «canzone» («Techno pastorale», il brano con cui ha convinto la giuria presieduta da Massimo Bonelli). Miglio, che è poi stata premiata da Alberto Ferrari, direttore generale di Banca di Bologna, conferma dunque la sua ascesa, inserendosi nel novero dei vincitori di questa prima edizione in compagnia – tra l’altro, tra gli altri – di artisti già alla ribalta nazionale e recentemente pure sanremese come Colapesce Dimartino (premiati per la categoria «colonna sonora» con «Cose da pazzi») e Mara Sattei (premiata invece per la categoria «artista»), Cesare Cremonini (vincitore nella categoria «progetto» con la sua versione di «Stella di mare» in duetto virtuale di Lucio Dalla) e il giovane talento Giuse The Lizia (rap-cantautorato-indie in grande stile meritevole del Premio QN il Resto del Carlino). Tra echi wave anni ’80 e incursioni elettroniche, Miglio scrive per immagini e ama definire la sua musica «cantautorato postmoderno»: frammenti di vita quotidiana e storie vissute, amori che bruciano, evocano scenari interiori che prendono forma tra la città e la provincia, dal tramonto all’alba, tra il buio e la luce, con l’attenzione sempre rivolta alla contemporaneità degli eventi e alla precarietà della sua generazione. Un immaginario cui ha dato forma nel disco d’esordio «Manifesti e immaginari sensibili», uscito l’anno scorso - a ottobre ha poi vinto Musica da Bere - in attesa del second coming, previsto entro la primavera, anticipato da «Per Non Pensare + a Te»,«Sexy Solitudini» e da «Techno Pastorale». «Sono cresciuta ascoltando Lucio, mio padre mi suonava sempre 'La casa in riva al mare' e poi ho scoperto tutto il suo mondo... Era un innovatore, futurista in tutti i sensi. Questo premio è un onore, poi io vivo a Bologna quindi è tutto ancora più vivido. Grazie a chi ha scelto questo brano, al quale sono particolarmente legata».•. E.Zup.

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