Museo della Fotografia: si racconta Bourke-White

Margaret Bourke-White: talento
Margaret Bourke-White: talento
Margaret Bourke-White: talento
Margaret Bourke-White: talento

Della sua professione disse più volte: «La fotografia non dovrebbe essere un campo di contesa fra uomini e donne… quando raggiungi un certo livello di professionalità non è più una questione di essere uomo o donna». I pomeriggi culturali al Museo della Fotografia ripartono da Margaret Bourke-White (New York, 14 giugno 1904 – Stamford, 27 agosto 1971), prima fotografa straniera ad avere il permesso di scattare foto in URSS e prima donna fotografa per Life, per il quale realizzò la copertina del primo numero, pubblicato il 23 novembre del 1936: uno scatto dei lavori finiti (grazie al New Deal) della diga di Fort Peck, nel Montana, immagine che fece il giro del mondo. Influenzata dalla pittura cubista, dalle geometrie astratte, dal cinema espressionista russo e tedesco, Bourke-White fu la prima donna corrispondente di guerra e nell'arco della sua vita realizzò numerosi reportage unici dall’Unione Sovietica di Stalin, dal fronte della Seconda Guerra Mondiale, dall’India di Gandhi, dalla guerra di Corea e dalle miniere del Sudafrica. A raccontarla, Luisa Bondoni, curatrice e anima del Museo di via San Faustino: appuntamento alle 17 (info e prenotazioni: museobrescia@museobrescia.net). L’incontro sarà trasmesso anche in diretta Facebook sulla pagina del Museo.•. E.Zup.

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