Nuovi colori e pattern alle pareti

La carta da parati “Interactive Wallpaper”, di Alexandre Echasseriau con inchiostro conduttore, incorpora un sistema audio collegato a un controller
La carta da parati “Interactive Wallpaper”, di Alexandre Echasseriau con inchiostro conduttore, incorpora un sistema audio collegato a un controller
La carta da parati “Interactive Wallpaper”, di Alexandre Echasseriau con inchiostro conduttore, incorpora un sistema audio collegato a un controller
La carta da parati “Interactive Wallpaper”, di Alexandre Echasseriau con inchiostro conduttore, incorpora un sistema audio collegato a un controller

Nata in Cina a partire da pannelli di legno incisi e introdotta in Europa nel ‘400, la carta da parati è stata per secoli una sicura presenza in tutte le case. Inizialmente imprescindibile, poi considerata un vezzo decorativo superfluo, più tardi ancora relegata a una sola parete della casa, è tornata oggi in auge per conferire personalità alla dimora. In base ai pattern scelti rimanda a luoghi lontani ed esotici (la scelta di elementi grafici dal mondo vegetale in una casa urbana è un evidente richiamo alla libertà e al potere benefico della natura), o al desiderio di evadere in un mondo parallelo o, ancora, di giocare con la fantasia. Nel frattempo, è interessante notare quanto negli ultimi dieci anni si siano moltiplicati disegni dalla forte inventiva progettuale, effetti tridimensionali, interazioni sonore… a dimostrazione che le carte da parati non sono passate di moda, ma si sono reinventate e aggiornate. Vediamo alcuni significativi esempi. WILLIAM MORRIS William Morris è forse il designer che ha celebrato al meglio la tipologia decorativa della carta da parati, sia grazie a una produzione feconda e fortunata che ancora oggi riscuote successo, ma anche e soprattutto grazie a un tratto che restituisce in chiave romantica la ricchezza e la spontaneità del mondo naturale senza ripercorrerlo in maniera iperrealistica. Tra i suoi motivi più noti, Ramo di salice, Saladin, Laekspur, Acanthus. CHRISTOPHER DRESSER Identificato come il primo designer industriale, Christopher Dresser realizza un'ampia produzione di carte da parati che si allontana dal disegno di Morris. Il tratto di Dresser è, infatti, asciutto, piatto, essenziale, estremamente simmetrico, con motivi vegetali che mettono in evidenza il primato della linea. DOROTYH DRAPER La carta da parati “Brasilliance” porta la firma di Dorotyh Draper e rappresenta una vera e propria esplosione tropicale. Progettata per l'atrio dell'hotel californiano Arrowhead Springs, riprende il tema botanico mutandone la latitudine e magnificando la foglia di banano come un'espressione lussureggiante e vitale del massimalismo decorativo. ALEXANDRE ECHASSERIAU La carta da parati “Interactive Wallpaper”, ideata dal designer Alexandre Echasseriau, è stampata con inchiostro conduttore e incorpora un sistema audio collegato a una scatola di controllo esterna. Il suono si attiva appoggiando una mano sulla parete. I muri diventano, così, uno spazio di gioco sperimentale. Il sistema è collegato a un sito Web dedicato che consente all'utente di preselezionare in anticipo il design dello sfondo e i suoni associati. TWENTY2 “Bloom” è una carta da parati innovativa, sperimentale e 3D, sviluppata dall'azienda americana twenty2 insieme al Pratt Institute. Ritrae un cactus arricchendolo di profondità attraverso livelli di colori sfalsati. Per questo, al fine di osservare il suo effetto tridimensionale, è necessario indossare gli occhiali dotati di due filtri di colore complementari. CRISTINA CELESTINO Un altro aspetto da non far passare in secondo piano nelle carte da parati sono le proporzioni del motivo grafico. Certi pattern, se osservati da lontano, garantiscono una visione d’insieme, ma più ci si avvicina, più ogni elemento mostra un nuovo livello di lettura del disegno. È il caso dei nuovi rivestimenti iperdécor di Misha, marchio produttore di esclusive carte da parati, firmati dalla designer Cristina Celestino, in pura seta dipinta e ricamata a mano. Qui alla grafia si unisce l’accurata esecuzione artigianale.

Suggerimenti