«Ora et labora. Escape room» a Santa Giulia

di Elia Zupelli
«Ora et Labora. Escape room»: una proposta ludico-culturale Un veicolo di diffusione della cultura attraverso il gioco
«Ora et Labora. Escape room»: una proposta ludico-culturale Un veicolo di diffusione della cultura attraverso il gioco
«Ora et Labora. Escape room»: una proposta ludico-culturale Un veicolo di diffusione della cultura attraverso il gioco
«Ora et Labora. Escape room»: una proposta ludico-culturale Un veicolo di diffusione della cultura attraverso il gioco

Fra enigmi, silenzi e sintomatico mistero, da venerdì il Museo di Santa Giulia si arricchisce di un nuovo e pionieristico progetto che intreccia storia, arte e tradizioni antiche al mondo del serious gaming: trattasi di «Ora et Labora. Escape room», una proposta ludico-culturale frutto della collaborazione tra i Servizi educativi di Fondazione Brescia Musei e Lexit escape room, realtà attiva da anni appunto nel settore dei serious game, ossia di quei giochi volti a creare un'esperienza formativa efficace e piacevole, «finalizzati a trasmettere contenuti e a sviluppare abilità e competenze da applicare nel mondo reale attraverso l'esercizio in un ambiente simulato e protetto». In occasione della Notte della Cultura, «Ora et labora» – immersivo progetto site specific contestualizzato nell’antico oratorio di Santa Maria in Solario, proprio in Santa Giulia - diventa dunque parte integrante dell’offerta formativa della Fondazione Brescia Musei e sarà proposta il mercoledì e il venerdì su prenotazione in tre sessioni: 18.15, 20 e 21.45 (per ulteriori informazioni e prenotazioni: 030.2977833, santagiulia@bresciamusei.com). «Anche sulla base del successo di esperienze analoghe ambientate in luoghi di interesse culturale a livello internazionale, dal Rijksmuseum di Amsterdam al Metropolitan di New York, è stato dimostrato che le escape rooms possono essere utilizzate come mezzi alternativi di apprendimento e come veicolo di diffusione della cultura attraverso il gioco, come strumenti di integrazione e conoscenza reciproca… La sfida - guarda avanti Fondazione Brescia Musei - è conquistare i millennials, intercettando anche il mondo delle imprese: il serious gaming è uno degli strumenti più utilizzati e con un enorme potenziale nell’ambito del team building. Per riuscire nell’impresa, i giocatori devono mostrarsi una squadra coesa, organizzare efficacemente il lavoro, comunicare tra di loro, sfruttare i punti di forza dei membri del team, ragionare insieme utilizzando diversi tipi di intelligenza e più punti di vista». Non ultimo, «Ora et labora» rinsalda la collaborazione con LABA - Libera Accademia di Belle Arti, i cui studenti del Dipartimento di Scenografia hanno curato il video promozionale già in circolo su You Tube. «Per tutti, ma non per tutti» è il singolare titolo di una mostra in corso a Lograto nella Villa Calini Morando alla quale partecipano i pittori Domenico Gabbia, Eugenio Mombelli e la scultrice Giuseppina Fontana.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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