Plastica, pescatori e laguna

La BioDesign Foundation retribuirà i pescatori che si impegnano a recuperare dal mare i rifiuti e a portarli nel porto per il recupero
La BioDesign Foundation retribuirà i pescatori che si impegnano a recuperare dal mare i rifiuti e a portarli nel porto per il recupero
La BioDesign Foundation retribuirà i pescatori che si impegnano a recuperare dal mare i rifiuti e a portarli nel porto per il recupero
La BioDesign Foundation retribuirà i pescatori che si impegnano a recuperare dal mare i rifiuti e a portarli nel porto per il recupero

In occasione della Settimana del Design, lo scorso settembre a Milano è stata presentata la BioDesign Foundation (BDF), l’organizzazione no profit che si occupa di promuovere il rapporto tra uomo, design, tecnologia, produzione e ambiente attraverso la messa in atto di soluzioni sostenibili che generino crescita economica. Creata dal designer Roberto Guerini - presidente della Fondazione - per dare vita alla visione di Luigi Colani, mentore del Design organico (la natura come costante fonte di ispirazione, ndr), di realizzare un mondo industriale più etico e sostenibile, la BioDesign Foundation risponde attivamente alle sfide poste dai problemi ecologici globali offrendo soluzioni concrete e alternative in fatto di tutela ambientale che sia però legata anche a proposte innovative e di design avanzato. RIFIUTI? Oggi nel mondo meno del 10% dei rifiuti viene riciclato. «Scopo della BioDesign Foundation - sottolinea Guerini - è chiamare all'azione la comunità globale di designer, architetti, ingegneri e artisti per ripensare e ridisegnare il modo in cui vengono creati gli oggetti di uso quotidiano e gli oggetti in genere, tenendo presente non solo il loro ciclo di vita, ma anche la loro morte. Crediamo fortemente in un approccio circolare della produzione, dobbiamo abbandonare il nostro obsoleto modo di pensare lineare». PROGETTARE RESPONSABILMENTE Fondamentale, quindi, iniziare a riflettere sull'impatto che un prodotto avrà sull'ambiente fin dall'inizio della sua creazione, per proporre così oggetti di alto profilo e al tempo stesso sostenibili. Progettare significa anche assumersi una responsabilità concreta nei confronti del pianeta. La Fondazione svolgerà un ruolo attivo nell’aiutare l'ambiente a liberarsi dai rifiuti tossici ed inquinanti. Alla luce di questo, da più di dieci anni è attivo un confronto con Università e Facoltà di Ingegneria di tutto il mondo alla ricerca di soluzioni a basso costo e flessibili per il riciclo dei rifiuti plastici, con la realizzazione di un brevetto di un termo compattatore mobile che permette la trasformazione di diversi tipi di plastica, separandola da altri rifiuti e creando nuovi multipolimeri. VENEZIA E LA PLASTICA Un primo progetto è stato realizzato nella laguna veneziana, a Chioggia, dove è stato siglato un accordo con il Mercato Ittico e i consorzi locali dei Pescatori. La BioDesign Foundation retribuirà i pescatori che si impegnano a recuperare dal mare i rifiuti e a portarli nei collettori posizionati in porto. L’obiettivo del progetto è quello di sottrarre il rifiuto plastico raccolto in mare e, grazie ai termo valorizzatori, recuperarlo integralmente reinserendolo nel ciclo produttivo e di consumo. Solo così si potrà avviare un utilizzo “circolare” delle materie prime e ridurre la produzione di nuovi polimeri vergini. Le plastiche verranno riciclate per essere inserite nuovamente nel mercato in oggetto di varia natura, fra cui arredi di design. RIVOLUZIONE “In ogni luogo in cui installeremo questi sistemi di raccolta sarà possibile fare concretamente qualcosa di utile per l'ambiente: dagli ingegneri ai professionisti del riciclo, dai commercianti ai pescatori, dai capitani di navi dotate di strutture per il riciclo a bordo ai responsabili delle barriere antiplastiche poste alle foci dei fiumi, considerati hot spot per la concentrazione dei rifiuti: tutti coloro che raccolgono rifiuti plastici avranno la possibilità di accedere ai nostri siti per la raccolta, e tutti riceveranno un contributo economico per i rifiuti che ci porteranno” ha concluso Guerini.

Suggerimenti