PontedilegnoPoesia La parola ai finalisti

di Luciano Costa
Elio Pecora: a lui il «Franco Loi»
Elio Pecora: a lui il «Franco Loi»
Elio Pecora: a lui il «Franco Loi»
Elio Pecora: a lui il «Franco Loi»

Ponte di Legno, che negli anni si è ben meritato il titolo di «paese della poesia», riassapora il gusto della parola che racconta storie di persone, colora i giorni vissuti e da vivere, svela felicità e fragilità umane. Ha preso il via nella sala Paradiso dell’Hotel Mirella la dodicesima edizione di PontedilegnoPoesia, rassegna voluta da MirellaCultura e sostenuta da Comune, Regione, Pro Loco, Rotary Club Iseo Lovere Breno e Valle Camonica Servizi. Ben 77 gli autori in lizza, provenienti da 16 regioni diverse e anche dall’estero. Tra questi la giuria (Giuseppe Grattacaso, Eletta Flocchini, Vincenzo Guarracino, Giuseppe Langella e Nina Nasilli) ha scelto i 6 finalisti saliti in in alta Valle. Ieri sono scesi in campo Alessandro Fo con il suo «Filo spinato» (accorato tentativo di dare voce agli ultimi), Alessandro Franci con «La fragilità dei pesi» (somma disordinata e greve di fatiche, di problemi, di urti) e Beppe Mariano con «Il Monviso e il suo rovescio» (un luogo che agisce e stupisce tra meraviglia e sgomento). Stasera, dalle 18, toccherà a Daniela Pericone con «La dimora insonne» (bagliore, luce d’oro, di fiamma che squarcia e illumina), Alessandro Rivali con «La terra di Caino» (non una raccolta, ma un poema sull’idea di redenzione) e Paolo Ruffilli con «Le cose del mondo» (la gioia, il lutto, gli amici, la felicità). Il pubblico potrà dire la sua votando a chi assegnare il suo particolarissimo premio. Toccherà invece alla giuria stabilire vincitori e vinti. Domani alle 11 la cerimonia di premiazione con la consegna del premio alla carriera, intitolato a Franco Loi e che andrà all’85enne Elio Pecora, direttore della rivista «Poeti e Poesia». A Padre Eligio, fondatore di Mondo X, telefono amico, fraternità della strada e di altre quaranta realtà solidali, andrà invece il premio speciale «Pontedilegno Mirella Cultura». Il tutto all’insegna della rinascita, parola attesa e adesso da concretizzare nella vita di tutti i giorni e di quel ripartiamo che Andrea Bulferetti, promotore e presidente di MirellaCultura, usa come stimolo e come rilancio di una Valle assopita ma certo non piegata dalla pandemia. A Pontedilegno c’è il necessario per ridare alla gente il gusto di sperare in giorni migliori.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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