I vincitori

Premio Masi al fisico, alla ricercatrice, al musicista, al divulgatore e alla biologa. Oggi in diretta la cerimonia di premiazione

Battiston, Da Mosto
Da sinistra Sandro Boscaini e Alessandro Milan
Da sinistra Sandro Boscaini e Alessandro Milan
Da sinistra Sandro Boscaini e Alessandro Milan
Da sinistra Sandro Boscaini e Alessandro Milan

Proclamati i vincitori del 40° Premio Masi per l’anno 2021. Sono il fisico Roberto Battiston, la ricercatrice ambientalista Jane da Mosto e il musicista imprenditore Paolo Fazioli per il Premio Masi Civiltà Veneta. Al professore e divulgatore Attilio Scienza va il Premio Masi Internazionale Civiltà del Vino, e alla Senatrice a vita e biologa di fama internazionale, Elena Cattaneo, il Grosso d’Oro Veneziano. Capacità di guardare oltre il presente, immaginando soluzioni nuove ai problemi contemporanei, e audacia nell’intraprendere un cammino non ancora percorso sono le caratteristiche che accomunano i vincitori di questa edizione.

La cerimonia di consegna dei cinque premi, divisi in tre categorie, viene trasmessa in diretta streaming dalla pieve di San Giorgio Ingannapoltron oggi dalle 17.30 sul sito larena.it e sulla pagina Facebook @MasiWines in italiano sulla pagina Instagram @MasiWines in inglese, nata su idea e per volontà di Masi Agricola e del suo presidente Sandro Boscaini. Per chi desidera vedere o rivedere la cerimonia in tv, sarà trasmessa su TeleArena domenica 24 ottobre alle 21.15.

In occasione della ricorrenza del quarantennale del Premio, segnata dalla contingenza della pandemia di Covid-19, la Fondazione Masi ha infatti voluto offrire un messaggio di rinnovamento e di speranza, individuando una rosa di premiati all’insegna del binomio “Visione e Coraggio”. Una scelta che rilancia la finalità stessa del Premio fin dalla prima edizione del 1981: quella di riconoscere i talenti legati all’area storica delle Venezie, nei vari campi dell’attività umana, per indicarli come preziosi punti di riferimento nella crescita civile, culturale ed economica del nostro territorio e del nostro Paese.

Significativa in questo senso anche la scelta di ritornare, per la cerimonia di premiazione alla sede che lo ha visto nascere, la suggestiva Pieve longobardo-romanica di San Giorgio in Valpolicella. «È esagerato sostenere che visione e coraggio sono in un certo senso sempre stati prerogativa delle donne? Chissà. Eppure, non sono proprio le donne a sognare ben più degli uomini? E la visione non è forse frutto del sogno? Del coraggio si è sempre saputo che è cosa da uomini, però si è saputo anche che dietro ogni grande uomo c’è una grande donna: non per nascondersi, paurosa, dietro la sua ombra ma per sostenerlo, per fargli, appunto, coraggio. Tra i premiati di quest’anno ci sono due donne così e sarà interessante ascoltare il racconto dei loro sogni e delle loro temerarietà» con queste riflessioni la presidente della Fondazione Masi, la scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti, introduce la cinquina dei premiati di quest’anno, completata con tre personalità maschili di prestigio nell’ambito della scienza, dell’imprenditoria e del mondo della ricerca in viticoltura ed enologia.

Il vicepresidente della Fondazione Masi e presidente di Masi, Sandro Boscaini, aggiunge: «I quarant’anni del Premio che si dividono a metà tra la fine del Novecento e l’inizio del terzo Millennio, ci consegnano un albo d’oro che per questa coincidenza diventa un naturale riferimento per capire il passato e un utile indirizzo per pensare il futuro. Con coerenza la Fondazione Masi ha sempre ancorato la scelta delle personalità cui attribuire il riconoscimento, ai valori civili e morali che nel tempo sono venuti costituendo il patrimonio più originale della cultura e della tradizione venete. A farsene interpreti sono stati in quattro decenni talenti e persone esemplari che, indipendentemente dalla notorietà, rappresentano al meglio, ciascuno a modo suo, quella visione e quel coraggio di cui abbiamo bisogno nell’affrontare questi tempi impegnativi che vogliono essere di rinascita e di ricostruzione».

 

I PREMI E I PREMIATI

Premio Masi Civiltà Veneta: Riconoscimento a personalità – venete per nascita, per famiglia o per adozione – che si sono distinte nei campi della letteratura, dell’arte, del giornalismo, della scienza, dello spettacolo e dell’economia, e che con la loro opera hanno promosso e valorizzato le capacità della gente veneta nei più vasti campi dell’attività umana, facendosi portatrici dei valori fondamentali di questa terra.

  • Roberto Battiston «fisico sperimentale, già presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, tra i maggiori esperti di raggi cosmici. Dall’inizio del Covid, ne tiene sotto stretto controllo l’andamento scrivendo anche un libro ‘La matematica del virus. I numeri per capire e sconfiggere la pandemia’».
  • Jane da Mosto «scienziata e ambientalista, impegnata nella tutela di Venezia e del suo territorio Le sue ricerche spaziano dalla valutazione ambientale, i mutamenti climatici e al rafforzamento dei legami tra scienze e politiche sostenibili».
  • Paolo Fazioli «musicista imprenditore, fondatore della prima azienda italiana a produrre pianoforti a coda da concerto, pregiati per l’alto valore artigianale e tecnologico e protagonisti delle scene musicali più prestigiose nel mondo». 

 

Premio Masi Internazionale Civiltà del Vino. È dedicato al grande mondo della vitivinicoltura e premia le personalità più rappresentative che hanno contribuito a livello internazionale a esaltare l'antica cultura della vite e del vino.

  • Attilio Scienza «docente universitario e divulgatore, tra i massimi studiosi della fisiologia della vite e dell’interazione vite e territorio. Fondamentali i suoi studi genetici su varietà autoctone e internazionali. Da decenni impegnato nella ricerca sulle viti resistenti a mutamenti climatici e ad agenti patogeni. È convinto sostenitore dell’intervento cisgenico in viticoltura».

 

Premio Masi Internazionale Grosso d'oro Veneziano. È riservato a personalità che hanno contribuito a diffondere un messaggio di cultura nel mondo, generando quella comprensione tra i popoli che si sviluppa in solidarietà, progresso civile e pace.

  • Elena Cattaneo «biologa di fama internazionale, professore di Farmacologia presso l’Università degli Studi di Milano, dove dirige il Laboratorio di biologia delle cellule staminali. Per i suoi meriti scientifici è senatore a vita della Repubblica Italiana. Lodevole l’impegno costante in Italia e all’estero in difesa della ricerca scientifica, della razionalità e della trasparenza nella comunicazione tra scienza e società civile per il progresso nella convivenza umana».

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