LA GARA

Renga e Coma_Cose da urlo nel Festival made in Brescia

di Claudio Andrizzi
Il vincitore del 2020 Diodato apre lo show, Amadeus e Fiorello duettano Irama a rischio squalifica: un suo collaboratore positivo al Coronavirus

L'astronave Sanremo 2021 è infine decollata. Destinazione: il Festival del futuro. Che, da questa edizione, non sarà più la stessa cosa. Non solo perché il primo (e si spera l'ultimo) dell'era pandemica. Ma anche perché a questo giro il direttore artistico Amadeus sembra essersi mobilitato anima e corpo per dare voce agli «invisibili» della canzone, alla next generation it-pop proliferata fra le pieghe della rete a colpi di streaming e visualizzazioni da record. È qui, nella dicotomia fra la popolarità televisiva della vecchia guardia e quella per molti ancora oscura delle nuove leve, la carta vincente del primo Festival senza pubblico della storia: perché se dentro all'Ariston si canta, fuori il Covid non smette di far paura. Ma lo spettacolo deve andare avanti, anche nel giorno in cui il destino si è portato via un protagonista della club-culture tricolore come Claudio Coccoluto, il top dj laziale scomparso ieri all'età di 59 anni per una grave malattia. Un mago del mix che ha portato nel mondo il sound della spaghetti-dance, ambasciatore di un'importante sfaccettatura del made in Italy musicale.Si comincia con un Fiorello-Lauro alle prese con «Grazie dei fior», poi i duetti con l'amico Ama per tentare di ravvivare l'atmosfera un po' surreale di uno show blindato, supertamponato e distanziato come vogliono le rigide normative sanitarie: perlomeno un segnale di ripartenza, accompagnato oggi dalla notizia di nuovi stanziamenti per 50 milioni di euro decisi dal ministro Franceschini a favore del mondo della musica (live club, artisti, concerti). A rovinar la festa rimangono gli inevitabili imprevisti della pandemia: c'è un positivo nello staff di Irama, che viene rimandato a questa sera (tampone permettendo) e sostituito da Noemi.Niente è facile, ma è di rigore provarci. Così fanno quasi tenerezza le prime 4 Nuove Proposte mandate a rompere il ghiaccio in apertura: compito immane; se la cavano bene. Alla finalissima di venerdì accedono Gaudiano e Folcast, diretto da Rodrigo D'Erasmo proprio come il vincitore dello scorso anno Diodato. Che, con la voce rotta dall'emozione, riappare sul palco dell'Ariston per cantare «Fai rumore»: come ritornare ad una delle ultime istantanee di normalità di un 2020 che di lì a poco sarebbe sprofondato nell'incubo. Quando attacca Arisa, prima big in gara, sono già le 22: segno che tutto può cambiare, ma non la storica propensione del Festival alle lungaggini croniche.Highlights: la coppia Colapesce/Dimartino, la zampata di originalità inconfondibile del funambolico Max Gazzè, la classe di Ghemon, la grinta dei Maneskin. Poi lo spirito della Leonessa, città-frontiera dell'emergenza sanitaria che non piega la testa, attraversa trasversalmente la serata come un brivido: con la «Voce» di Madame firmata dal producer bresciano Estremo con Dardust, alias Dario Faini, che guarda caso è anche co-autore di «Quando trovo te», la canzone che riporta in Riviera un Francesco Renga in gran spolvero. E poi i Coma_Cose: avanguardia pop di periferia per un duo che può lasciare il segno.Questa sera seconda manche della gara: sul palco Bugo, Ermal Meta, Extraliscio con Davide Toffolo, Fulminacci, Gaia, Gio Evan, La Rappresentante di Lista, Lo Stato Sociale, Malika Ayane, Orietta Berti, Random e Willie Peyote, oltre all'incognita Irama. Nuove Proposte: Davide Shorty, Dellai, Greta Zuccoli, Wrongonyou..

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