Resuli tra le autrici di «Confine donna»

Anila Resuli è anche  fotografa
Anila Resuli è anche fotografa
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Anila Resuli è anche fotografa

«Non si abita un paese, si abita una lingua». Come il filosofo rumeno Emil Cioran deve pensarla anche Anila Resuli, l’unica scrittrice bresciana presente nell’antologia «Confine donna: poesie e storie di emigrazione», pubblicata da poco dalle edizioni Vita Activa Nuova (253 pagine, 18 euro). Di origine albanese, la poetessa vive da una decina d’anni nell’entroterra gardesano. Apprezzata da autori come Maurizio Cucchi e Chiara De Luca, ha fondato la casa editrice Clepsydra e lavora come fotografa ritrattista. Di lei il libro ripropone quattro sezioni del poemetto «Volti dell'acqua» (vincitore della seconda edizione del Premio letterario Ulteriora Mirari), precedute dal racconto intitolato «La lingua è il confine», in cui ripercorre le tappe: dall’infanzia a Valona in un clima da guerra civile al drammatico viaggio in nave verso Otranto. Da allora «sono passati vent’anni e ho vissuto in Italia più della metà della mia vita - annota -, ho avuto qui lo sviluppo verbale e ho completato qui la mia formazione anche come donna… Da bambina quando leggevo in albanese io quasi balbettavo. In italiano invece, non so come spiegare, sono nata per parlarlo, è la mia lingua, la sento dentro, nelle viscere, nei sogni, è quella che parlo nell’inconscio”. Curato da Silvia Rosa, il volume raccoglie i contributi di altre 20 poetesse (dalla Russia al Brasile, dalla Bosnia a Cipro), che vivono o hanno vissuto in Italia, sul tema dei confini geografici, linguistici, emozionali: Prisca Agustoni, Anna Belozorovitch, Natalia Bondarenko, Vera Lúcia De Oliveira, Anila Hanxhari, Adriana Langtry, Eliza Macadan, Gentiana Minga, Lidia Amalia Palazzolo, Mikica Pindzo, Brenda Porster, Jonida Prifti, Barbara Pumhösel, Candelaria Romero, Evelina Schatz, Barbara Serdakowski, Marijana Sutic, Eva Taylor, Irina Turcanu e Alexandra Zambà. Svelano i momenti salienti del loro dispatrio, spiegando le ragioni della scelta. Volume impreziosito dalle illustrazioni dell’artista Valeria Bianchi Mian, elaborate a partire dai testi: libri, pettini, poltrone, bambole, abitazioni di fogge e dimensioni diverse, treni, aerei, navi... F.Mar.

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