SCOMPONENDO L’ARTE DI TIEPOLO

di Simona Duci
«Nel silenzio resto. Tessiture di corpo e posture del Tiepolo» è il primo evento speciale, prodotto da Giulia Gaudenzi, per il Festival Tiepolo Scomposto San Lorenzo Martire: parroco e vescovo davanti a «La caduta della manna»Spettacolo messo in scena nella Chiesa della Disciplina a Verolanuova
«Nel silenzio resto. Tessiture di corpo e posture del Tiepolo» è il primo evento speciale, prodotto da Giulia Gaudenzi, per il Festival Tiepolo Scomposto San Lorenzo Martire: parroco e vescovo davanti a «La caduta della manna»Spettacolo messo in scena nella Chiesa della Disciplina a Verolanuova
«Nel silenzio resto. Tessiture di corpo e posture del Tiepolo» è il primo evento speciale, prodotto da Giulia Gaudenzi, per il Festival Tiepolo Scomposto San Lorenzo Martire: parroco e vescovo davanti a «La caduta della manna»Spettacolo messo in scena nella Chiesa della Disciplina a Verolanuova
«Nel silenzio resto. Tessiture di corpo e posture del Tiepolo» è il primo evento speciale, prodotto da Giulia Gaudenzi, per il Festival Tiepolo Scomposto San Lorenzo Martire: parroco e vescovo davanti a «La caduta della manna»Spettacolo messo in scena nella Chiesa della Disciplina a Verolanuova

«Nel silenzio resto. Tessiture di corpo e posture del Tiepolo» è il titolo del primo evento speciale realizzato per il Festival Tiepolo Scomposto (fino al 4 giugno 2023). Prodotto dalla performer di Iseo Giulia Gaudenzi, che da alcuni anni ha conquistato la scena del teatro milanese, ma che per la grande manifestazione culturale di Verolanuova ha deciso di fare ritorno nella provincia bresciana. Ingaggiata dal direttore artistico della manifestazione, Pietro Arrigoni, che l’ha voluta fortemente per l’occasione. «Questo lavoro è iniziato a ottobre - racconta l’attrice -. Io e Pietro stavamo bevendo un caffè, seduti in un bar che si affaccia su un porticciolo del lago d’Iseo, e nel mentre ci siamo soffermati a guardare un peschereccio con due uomini intenti a sistemare le loro reti. A un tratto sono svaniti nella foschia del lago, lasciando solo traccia di qualche baffo d’onda. Un momento che ha portato con sé sguardo e ascolto, cronaca di quel che accade sostando. Non lo sapevo ancora ma lì ho conosciuto Tiepolo per la prima volta». Un minimalismo essenziale quello di Giulia Gaudenzi, che guarda al globale e al dettaglio. Il suo spettacolo è una danza lenta che dà voce al corpo, al gesto, al suono, ai colori e allo spazio. Che parla di un silenzio che lo stesso Tiepolo ha lasciato come traccia enigmatica di sé e della propria arte. Un processo artistico costruito su interminabili ore dedicate alla ricerca storica, ma anche all’anatomia umana, al fine di rendere il più possibile realistica, la risurrezione dei personaggi contenuti nei dipinti di Giambattista Tiepolo. La caduta della Manna e Il sacrificio di Melchisedec, alti 10 metri per 5 di larghezza, permettono una suggestiva visione d’insieme, ma rendono la lettura del dettaglio complicata. Giulia durante la scomposizione, riporta i protagonisti dei due teleri alla vista di tutti, li fa posare e scivolare l’uno nell’altra. Uno spettacolo messo in scena al centro della Mostra Multisensoriale nella Chiesa della Disciplina, che ha registrato il sold out per la prima di domenica scorsa, e che ha già una lunga lista d’attesa per il prossimo evento, previsto per domenica 2 aprile. Un’opera che ha impegnato l’artista come regista, direttrice artistica, scrittrice e performer. «Giambattista Tiepolo – ha concluso - era un uomo che si confrontava con il mondo e lo osservava con attenzione in ogni sua sfumatura. Un pittore che attraverso i suoi personaggi dipingeva il teatro umano di ogni giorno. Ho accolto il progetto con la volontà di scoprire e rimettermi in moto con nuove immaginazioni». Nel gruppo di giovani talenti che hanno affiancato l’attrice nel progetto, la costumista Serena Zanola, Cristina Valla per i paesaggi sonori, Michele Bianchi alle musiche, i disegni sono di Francesco Virgilio Avvisati. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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