«Equilibristi» è il titolo della mostra che fino all’8 dicembre metterà il punto esclamativo sulla proposta del Museo Diocesano per l’anno della Capitale della Cultura, delineando un percorso espositivo articolato in 95 opere, tra le sculture di Stefano Bombardieri, le fotografie di Alessandro Montanari e i dipinti di Cinzia Bevilacqua…«Tre artisti, tre medium differenti, tre personali in un unico percorso che ha come filo conduttore la natura precaria dell’essere umano».
L’esposizione
Curata da Anna Lisa Ghirardi e Valentina Pedrali, la mostra - come suggerisce il titolo - riflette visivamente sulla precarietà dell'uomo, perennemente alla ricerca di una condizione di stabilità forse impossibile da raggiungere. «In modi diversi - approfondiscono Ghirardi e Pedrali - gli artisti ci riportano a una riflessione sull’esistenza. La precarietà e la difficile ricerca di equilibrio, messo in bilico dai dubbi, dalle difficoltà, dalle debolezze, nonché dall’inevitabile caducità dell’esistenza, costituiscono infatti un filo conduttore».

Gli artisti
Bombardieri (bresciano, classe 1968) espone il ciclo scultoreo «Balancing on the past», in cui riflette sull'instabile eredità che il passato ha consegnato alle generazioni presenti, attraverso la figura di un bambino in cerca di equilibrio, ora su due teschi di mammut, ora su un cranio umano oppure su una sfera. Intimista e universale al tempo stesso, il lavoro di Montanari (1981, romano), «Il Giro del Palazzo - Covid-19 ISSUE», è un racconto fotografico di scatti che l'autore ha realizzato nei 200 metri attorno alla sua abitazione durante la pandemia

E ancora, la pittrice bresciana Bevilacqua (1963) propone 4 autoritratti e una lunga sequenza di 60 volti che compongono il ciclo «El Fayyum. Appartenere al quotidiano», che s’ispira ai dipinti lignei di ritratti funebri posizionati sui sarcofagi e ritrovati appunto a El Fayyum, in Egitto (info www.museodiocesano.brescia.it).
