La mostra

«Senzatomica», la fine dell’incubo nucleare nasce nel cuore delle persone comuni

di Paolo Baldi
Dal 24 novembre al 14 gennaio 2024, negli spazi dell'ex Cavallerizza di via Cairoli 9, a Brescia, l'allestimento che rappresenta un grande documento multimediale con un filo conduttore: il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari
Uno dei pannelli La mostra multimediale «Senzatomica» sarà aperta nella sala della ex Cavallerizza
Uno dei pannelli La mostra multimediale «Senzatomica» sarà aperta nella sala della ex Cavallerizza
Uno dei pannelli La mostra multimediale «Senzatomica» sarà aperta nella sala della ex Cavallerizza
Uno dei pannelli La mostra multimediale «Senzatomica» sarà aperta nella sala della ex Cavallerizza

 L’atomica è dentro di noi. È stoccata in migliaia di esemplari pronti all’uso nelle basi militari di tanti, troppi Paesi, ma il pensiero oscuro che sta alla base della sua esistenza è nelle persone. Nella prontezza ad annientare gli altri quando vengono percepiti come una minaccia o un impedimento alla realizzazione dei propri scopi. L’atomica è a Ghedi, dietro casa, nell’aerobase bresciana che condivide con Aviano questo «privilegio nucleare» italiano. Ma la quindicina (forse) di ordigni aerotrasportabili dai vecchi Tornado e dai nuovi F35 che costano quanto una manovra finanziaria sono, appunto, l’effetto di una causa originaria: la propensione a distruggere in perenne lotta con l’altra metà del cuore, quella brillante, inclusiva, collaborativa. È attorno a questo punto di vista che una delle iniziative del Festival della Pace di Brescia invita a vedere nel profondo. Si intitola «Senzatomica» la mostra che sta per aprire nel cuore di Brescia, un grande documento multimediale che ha come filo conduttore il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (Tpnw) adottato nel 2017 dall’Assemblea generale delle Nazioni unite, che nel sottotitolo ricorda proprio il punto su cui bisogna indagare e lavorare: «Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari».

Senzatomica è l’analisi di uno scenario mostruoso: quello di un pianeta polveriera che potrebbe essere annientato più volte dai suoi stessi abitanti. Ma è anche, e forse molto di più, una testimonianza degli aspetti più alti dell’umanità: quella dei sopravvissuti alle bombe, degli scienziati che hanno detto «no», delle persone qualunque che hanno unito le energie per mettere al bando l’orrore. Senzatomica, o meglio l’ultima versione, bellissima, di un allestimento che circola da anni in Italia e che ha già avuto centinaia di migliaia di visitatori, è il risultato dell’impegno per la pace e la protezione della vita dell’Istituto buddista italiano Soka Gakkai, che ha investito in questa campagna le risorse dell’otto per mille, ed è il racconto della straordinaria avventura umana del Tpnw. Senzatomica è anche un progetto partner di «Ican» - International campaign to abolish nuclear weapons -, l’arcipelago mondiale di gruppi e associazioni insignito del Premio Nobel per la Pace che ha immaginato e sostenuto il trattato che mette fuorilegge le atomiche, entrato in vigore nel 2021 dopo la ratifica dei primi 50 Paesi. Senzatomica è un sogno, che «vede» con emozione la creazione di un vasto e consapevole movimento di opinione. La formazione di un’onda pacifica di cittadini capaci di chiedere all’Italia di ratificare finalmente il Tpnw, liberando il nostro territorio e idealmente il mondo intero da quello che il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, definì «il male assoluto».

Persone contro l’orrore Senzatomica è un racconto dalla parte delle persone e dell’ambiente. È un palcoscenico per le sofferenze dei tanti «hibakusha» del pianeta: quelli sopravvissuti alle esplosioni atomiche di Hiroshima e Nagasaki e quelli rimasti nella periferia della storia. Gli abitanti degli atolli e dei deserti trasformati in inferni radioattivi dai test nucleari in tempo di pace. È la denuncia della spaventosa eredità mortale assorbita da terra, acqua e aria e insieme il racconto della gioia incontenibile di chi, dopo l’adozione del Tpnw da parte dell’Assemblea generale dell’Onu, ha realizzato che l’uomo può cambiare il proprio cuore. Senzatomica è un’occasione per una provincia che sembra non provare imbarazzo davanti al proprio imbarazzante peso nella produzione mondiale di armi e che ospita le più devastanti nel «garage condominiale».

Verrà esposta in prima nazionale nella nostra città, patrocinata dal Comune e inserita nel palinsesto di un ricchissimo Festival della Pace. È un invito a diventare parti attive del cambiamento che si potrà cogliere tutti i giorni dall’inaugurazione, il 24 novembre, alla chiusura, il 14 gennaio. Il Comune ha concesso all’iniziativa uno spazio prestigioso, la sala della ex Cavallerizza di via Cairoli 9, e qui le persone saranno accolte gratis dalle 9,30 alle 17,30 ogni giorno, con un prolungamento fino alle 20 venerdì e sabato. Le scuole, graditissime, possono prenotarsi scrivendo a scuole.brescia@senzatomica.it o a questo LINK

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