Slow Art Day: una giornata di cultura lenta

Lo Slow Art Day  invita a osservare le opere in modo diverso, «lento»La locandina dello Slow Art Day
Lo Slow Art Day invita a osservare le opere in modo diverso, «lento»La locandina dello Slow Art Day
Lo Slow Art Day  invita a osservare le opere in modo diverso, «lento»La locandina dello Slow Art Day
Lo Slow Art Day invita a osservare le opere in modo diverso, «lento»La locandina dello Slow Art Day

Quanto tempo siamo soliti sostare davanti ai capolavori dell’arte che abbondano nel Bel Paese? Qualche minuto, un paio di secondi? Il tempo non fa la qualità, potrebbe pensare qualcuno. Non così per le opere dell’ingegno e della creatività ereditate da certi grandi artisti. Meraviglie realizzate più che per il «guardare» per l’«osservare». Un osservare, si badi bene, «lento». Perché un conto è buttare l’occhio, un altro contemplare ed entrare nel fascino e nel mistero di quanto si palesa al nostro sguardo, con qualcosa di più della semplice vista. Un’esperienza immersiva, totalizzante, per la quale 10 secondi (tempo medio stimato sui visitatori di chiese e musei) certamente non bastano. Lo sa bene il movimento internazionale Slow Art, che da dieci anni, ogni 10 aprile, celebra il Slow Art Day, evento abbracciato da musei e luoghi d’arte di tutto il mondo, ai quali per la prima volta si unirà anche la Fondazione Verona Minor Hierusalem. Una giornata dedicata alla promozione, in questa incessante modernità frenetica, della cosiddetta arte lenta, ossia una fruizione delle bellezze del territorio più consapevole e autentica. Ben lontana da quel frettoloso o svogliato incedere dei visitatori che spesso notiamo nei nostri templi della cultura, e che ha il limite di appiattirsi su un passivo ascolto delle guide o l’asettica lettura di didascalie. Il debutto della Fondazione Verona Minor Hierusalem (promossa e sostenuta dalla Diocesi di Verona, grazie al contributo di Banco BPM, Cattolica Assicurazioni e, tramite il bando Valore Territori, della Fondazione Cariverona) allo Slow Art Day di questo sabato avverrà attraverso l’offerta di occasioni di incontro online con alcune opere custodite nelle chiese dei suoi tre itinerari cittadini. L’appuntamento è sui canali Facebook e Instagram della fondazione, dove saranno pubblicate attività guidate di «osservazione lenta» che i partecipanti potranno fare comodamente da casa. Cui si aggiungono i webinar gratuiti di Visible Thinking, tecnica utilizzata nei maggiori musei del Nord Europa e degli Stati Uniti per allenare e affinare le capacità di osservazione, introspezione, interpretazione e condivisione della realtà tramite l’esplorazione «lenta» dell’arte. La prima sessione, alle 16, prevede la lettura di opere d’arte in italiano, con la possibilità di interazione per i partecipanti. La seconda, alle 18.30, sarà condotta in lingua inglese da Elisa Mosele, formatrice, traduttrice e referente del progetto «Slow Art» presso la Fondazione VMH (partecipazione previa iscrizione sul sito www.veronaminorhierusalem.it). Contemporaneamente aderiranno allo Slow Art Day 2021 ben 75 musei e luoghi d’arte in tutto il mondo: per l’Italia, oltre a Verona Minor Hierusalem, ci sono anche il Mart di Rovereto e Casa Regis - Center for Culture and Contemporary Art - di Valdilana, in provincia di Biella. Un’opportunità per tornare, quando sarà possibile, nei luoghi dell’arte con la capacità acquisita di dedicare a ogni gioiello del territorio almeno una decina di minuti, come insegna lo Slow Art Movement, movimento ideato dall’uomo d’affari americano Phil Terry, per osservarne dettagli, colori, linee, lasciando che l’opera ci comunichi i suoi significati senza i filtri né dei libri d’arte né delle esposizioni, pur preziose, di esperti. Nella speranza che i luoghi di arte e di cultura riaprano al più presto.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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