Stravaganze Imperiali: primo weekend sold out «Un lavoro immenso»

di Alessandro Gatta
Mai Museum: fino al 30 luglio giochi di luce per «Stravaganze Imperiali» alle grotte di Catullo, con l’allestimento multimediale di Vera Uberti La nuova mostra interattiva di Mai Museum on air dal 2 giugno
Mai Museum: fino al 30 luglio giochi di luce per «Stravaganze Imperiali» alle grotte di Catullo, con l’allestimento multimediale di Vera Uberti La nuova mostra interattiva di Mai Museum on air dal 2 giugno
Mai Museum: fino al 30 luglio giochi di luce per «Stravaganze Imperiali» alle grotte di Catullo, con l’allestimento multimediale di Vera Uberti La nuova mostra interattiva di Mai Museum on air dal 2 giugno
Mai Museum: fino al 30 luglio giochi di luce per «Stravaganze Imperiali» alle grotte di Catullo, con l’allestimento multimediale di Vera Uberti La nuova mostra interattiva di Mai Museum on air dal 2 giugno

Ai piedi di una storia millenaria, in uno dei luoghi più belli del mondo: «Di fronte a tutto questo mi sono sentita come un granello di sabbia. Il confronto con le Grotte di Catullo è una sfida monumentale. Ci è voluto tanto coraggio, un po' di incoscienza e anche un po' di follia. Un lavoro immenso, a cui hanno collaborato tante persone». Parola di Vera Uberti, brasiliana di nascita ma da 16 anni in Italia, la curatrice (e prima artista) di Stravaganze Imperiali, rivisitazione in chiave contemporanea degli spazi della villa romana che fa parte di uno dei siti archeologici più belli del Nord Italia, e non solo, le Grotte di Catullo a Sirmione. Primo weekend da tutto esaurito per l'esperienza artistica (e unica) delle Stravaganze, che accompagnerà l'estate gardesana fino al 30 luglio, con 36 appuntamenti totali – i primi 3 sono già andati – e di nuovo on air la prossima settimana da giovedì a sabato, dalle 20.45 a mezzanotte, ingresso 110 euro (biglietti su maimuseum.it) e gratuito per bambini fino a 6 anni. Varcata la soglia, un tunnel di luce dorata, ci si addentra nell'area archeologica attraversando lo storico uliveto (da 1.500 alberi), superando colonnati e strettoie, antiche mura e tracce di un passato imperiale, nei due ettari di Villa Catullo: all'interno sono 8 le maxi-installazioni ideate da Vera Uberti, e un trittico digitale dell'artista David LaChapelle, lo special guest a distanza dell'esperienza 2022 targata Mai Museum guidata dall’ad Daniele Alberti (lo scorso anno fu «In Wonder(is)land» sull'Isola del Garda). «Le installazioni sono otto – spiega Uberti – ma l'opera è una soltanto. Per comprenderla è necessario lasciarsi andare, nel pieno spirito dell'arte immersiva: invece che guardare e basta si entra a far parte dell'opera stessa, non più semplici spettatori ma protagonisti. E ogni sera il pubblico è diverso, e ogni sera è diversa l'opera stessa». Una storia d'amore ormai pluriennale, con l'arte immersiva: «Devo tutto all'artista brasiliano Helio Oiticica – continua Vera Uberti – che me l'ha fatta conoscere grazie a un suo omaggio, anche se postumo. Mi ha toccato in tal modo che ho subito capito quale fosse la mia strada, che quella sarebbe stata la mia arte, il mio modo di esprimerla». Mesi di studio e lavoro per le Stravaganze oggi a Sirmione: «Abbiamo costruito un dialogo tra lo spazio e la storia, così lontana, per riportarla nel nostro presente. Così è il serpente (che prende vita grazie al movimento di 140 luci a led, ndr): rimanda al simbolo di protezione, salute e fertilità, così è la piscina, che richiama il benessere e la cura di se stessi. Simboli e sensazioni che già c'erano, e che noi abbiamo rimesso in luce, usando il sogno e la fantasia». L'importanza del sogno è catalizzata dalle installazioni «Great Dreams, Great Minds», lungo le scale in cui si ascoltano (in latino, con suadente voce femminile) le poesie di Catullo, e ancora «Il ruggito», installazione sonora e visiva che a qualcuno ricorda la rinascita, a qualcun altro genera inquietudine: «Tutti noi siamo fatti anche di sogni. E quando sogniamo, la mente lavora per realizzarli». E c'è la Taberna, dove si completa il cerchio dei cinque sensi (con il panettone orgasmico di Andrea Mainardi e il drink agrumato di Spirito Cocktails): e poi c'è LaChapelle. «Un trittico monumentale di 5 metri per 7 – chiosa Vera Uberti – ma dinamico, in movimento. L'abbiamo costruito insieme, ci siamo divertiti».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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