The Address Gallery: «Genesis» d’arte nuova alla ricerca del bello

di Elia Zupelli
«Genesis», mostra curata da Edoardo Monti, rimarrà allestita fino al 6 aprile da The Address Gallery in cittàGli artisti protagonisti  dell’esposizione organizzata in via Cavallotti sono tutti giovani under 35
«Genesis», mostra curata da Edoardo Monti, rimarrà allestita fino al 6 aprile da The Address Gallery in cittàGli artisti protagonisti dell’esposizione organizzata in via Cavallotti sono tutti giovani under 35
«Genesis», mostra curata da Edoardo Monti, rimarrà allestita fino al 6 aprile da The Address Gallery in cittàGli artisti protagonisti  dell’esposizione organizzata in via Cavallotti sono tutti giovani under 35
«Genesis», mostra curata da Edoardo Monti, rimarrà allestita fino al 6 aprile da The Address Gallery in cittàGli artisti protagonisti dell’esposizione organizzata in via Cavallotti sono tutti giovani under 35

Tracce dal mondo, interpretazioni multiformi del presente: Sophie Spedding esplora la tensione tra varie idee creando spazi di riconciliazione, bilanciando i riferimenti a gesti pittorici veloci e approssimati; il lavoro di Salomé Chatriot si concentra sulla creazione di spazi fisici e allo stesso tempo virtuali: costruisce macchine e installazioni dove coesistono sculture elettroniche e immagini digitali; ancora, la pittura di Ludovica Anversa esplora un territorio al confine tra figurazione e astrazione, incorporando immaginari personali accanto a ibridi riferimenti teorici e visivi, Jacopo Naccarato lavora con l’obiettivo di porre domande giuste, piuttosto che porre risposte assolute, e se Antonia Freisburger mira a lasciare la propria realtà per entrare in un regno dell’esistenza definitivo e calmante, Eliška Konečná genera invece opere soffici e morbide partendo dallo sforzo di mostrare l’intoccabile realtà astratta. Nazionali e internazionali, tutti under 35, sono gli artisti protagonisti di «Genesis», mostra curata da Edoardo Monti che rimarrà allestita fino al 6 aprile da The Address Gallery, al civico 5 di via Felice Cavallotti, in città (sito Internet ufficiale: www.theaddressgallery.com). Il manifesto esplicita l'ispirazione all'origine del progetto: «Siamo generati e generiamo. L’ossessione per il Creare scorre nelle vene di tutti i popoli, dall’alba dei tempi. Siamo arrivati al punto di generare ciò che genera: intelligenze artificiali, più artificiali che intelligenti, il cui compito è produrre senza una coscienza. Generiamo ogni giorno 347 miliardi di email, altrettante fotografie e video, innumerevoli articoli, decine di migliaia di canzoni, 1.3 miliardi di post su Instagram e chissà quanti video su TikTok. Eppure, in questo oceano di contenuti, riusciamo ancora ad essere folgorati da qualcosa di forte, che ci smuove le membra, ricordiamo. Non è forse nata dalla mano di un uomo la famosa mano di Dio, incastonata sul soffitto della Cappella Sistina, e la mano di Adamo?». Ecco che il concept e di conseguenza il percorso espositivo invitano a non perdersi nel mare di contenuti, online e analogici, a cercare il Bello... «E il bello, il forte, il viscerale, il potente, il significativo si trovano nelle opere di sei artisti invitati per Genesis; termine latino, quest’ultimo, nato a sua volta dal greco antico, e precedentemente dal protoindoeuropeo. Il vocabolo, forgiato dal concetto di nascita e produzione, ha probabilmente un’origine ancora più antica e continuerà ad evolversi nel futuro». Allora la mostra innesca un dialogo tra questi stessi artisti, concentrandosi sull’operato e quello che li spinge a creare, giorno dopo giorno: «Essi generano contenuti ma anche pensieri, mondi paralleli e figure che popolano un immaginario immaginato. Cerchiamo insieme ponti e collegamenti tra ogni opera, abbandonandoci al subconscio: nulla è oggettivamente dichiarato, ciascuno di noi può costituire la propria soluzione al problema che chiamiamo Vita».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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