Trenzano, Cossirano e la Grande Guerra

La Grande Guerra raccontata  da Giovanni Quaresmini contestualizzandolaTrenzano Cossirano nell’opera
La Grande Guerra raccontata da Giovanni Quaresmini contestualizzandolaTrenzano Cossirano nell’opera
La Grande Guerra raccontata  da Giovanni Quaresmini contestualizzandolaTrenzano Cossirano nell’opera
La Grande Guerra raccontata da Giovanni Quaresmini contestualizzandolaTrenzano Cossirano nell’opera

Il 4 novembre è la Giornata dedicata all’Unità Nazionale e alle Forze Armate. All’Auditorium Padovani di Trenzano la ricorrenza sarà celebrata a dovere, con la presentazione del libro «Trenzano Cossirano nella Grande Guerra», pensato, scritto e voluto da Giovanni Quaresmini, che a Trenzano è stato per lunghi anni dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo «Oscar Di Prata» e di Bresciaoggi, sin dalla nascita, valente collaboratore. Il libro si concentra sulla quotidianità di queste due località, oggi unite sotto Trenzano ma all’epoca staccate in due Comuni autonomi: la ciclicità quasi rituale delle stagioni e l’incedere pacato della vita contadina vengono sconvolti dall’incombere terribile del primo conflitto mondiale. Quaresmini, curioso osservatore e acuto ricostruttore della vita socio-culturale dell’epoca, ha adoperato quali fonti dirette i verbali del Comitato di soccorso, che venne costituito in entrambi i Comuni per far fronte alle necessità dei soldati e delle famiglie in difficoltà: se per Trenzano è stato possibile accedere direttamente ai verbali delle riunioni mensili del Comitato, per Cossirano Quaresmini ha fatto affidamento su articoli di giornale che delineano un’attività in tutto e per tutto simile a quella trenzanese. La routine della quotidianità contadina, sconvolta dalla guerra, mette in crisi i due Comuni: da un lato uomini e ragazzi chiamati alle armi, dall’altro le donne rimaste a gestire famiglia e campi in mezzo alle improvvise difficoltà economiche. A Trenzano e Cossirano ci si rimbocca le maniche. Emerge la generosità dei bresciani: tanta la solidarietà dimostrata, anche verso i non residenti. Quaresmini ricostruisce l’elenco dei Caduti. E ancora furti, annegamenti, incendi, utili a ricostruire la quotidianità dell’epoca: «Per me è stato un onore, più che un onere, offrire questo lavoro a un paese dove ho svolto la mia attività di dirigente scolastico per 26 anni: se la miglior forma di riconoscenza è la conoscenza, spero questo lavoro sia utile a rivolgere un pensiero a chi ci ha preceduto, nella consapevolezza del dovere della memoria». Appuntamento all’Auditorium Padovani venerdì alle 20.30: interverrà il sindaco di Trenzano Italo Spalenza, mentre gli alunni del «Di Prata» leggeranno brani dal libro.•. Michele Laffranchi

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