«Uno sguardo dentro» la città a San Zenone

L’esposizione è l’ultima nella storica location di Zenone all’Arco
L’esposizione è l’ultima nella storica location di Zenone all’Arco
L’esposizione è l’ultima nella storica location di Zenone all’Arco
L’esposizione è l’ultima nella storica location di Zenone all’Arco

Normalizzare l’anormale, affinché anche ciò che è anormale trovi posto nell’immaginario comune e finisca per non esserlo più. Ci sono tanti modi per farlo e anche l’arte sa prendere parte a questo discorso in quanto esperienza in grado di suscitare esotismo e quindi di tramutare lo spettatore in un Esota, ovvero colui che, secondo la definizione dello scrittore francese Victor Segalen, riesce a tornare in sé dopo aver attraversato il diverso. Per esperire perciò l’anormalità serve un movimento, che entri nel mondo di questa e ne esca godendone della differenza, senza che la propria identità rimanga vittima: solo così possiamo annullare certe idee che tendono a rimanere uguali a se stesse nella società. «Uno sguardo dentro» è il titolo della mostra di Cinzia Bevilacqua e Alessandro Montanari e l’obiettivo è proprio quello di scavare in ciò che non viene normalmente visto e che quindi finisce per non essere presente tra noi. L’esposizione, aperta fino al 2 luglio nell’ex-chiesa al numero 4 di vicolo San Zenone a Brescia, unisce la pittura di Cinzia con la fotografia di Alessandro in un progetto che colpisce sin dal primo istante. I soggetti delle opere sono le donne e gli uomini del Teatro Patologico di Roma, un’associazione ideata e fondata da Dario Ambrosi nel 1992 e formata da attori affetti da problemi psichici. L’idea, nata nell’era pre-Covid, è frutto dell’incontro tra Cinzia, Alessandro e Dario nella Capitale, dal quale si è poi sviluppato un dialogo tra mondi differenti, ma comunicanti. Lo spazio espositivo è un percorso ideato perché le opere, nascoste in parte da drappi neri, si svelino agli osservatori. Sotto il velo ci sono gli occhi, i volti di decine di attori affetti da malattie mentali. Le loro espressioni incrociano il nostro sguardo interrogandolo. «Uno degli obiettivi è stato far sentire protagonisti per una seconda volta i ragazzi del teatro, che già salgono sul palco con spettacoli pazzeschi», afferma Cinzia Bevilacqua. «Uno sguardo dentro» è una mostra curata dall’U.C.A.I. di Brescia e sarà per il gruppo l'ultima nella location di Zenone all’Arco: l’associazione è in cerca di una nuova casa. Il ricavato sarà devoluto al Teatro Patologico di Ambrosi.•. Fe.Fe.

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