Visite nel gran teatro che ammaliò Stendhal

I visitatori ammireranno la Sala Grande, il Ridotto  e la Sala delle Statue
I visitatori ammireranno la Sala Grande, il Ridotto e la Sala delle Statue
I visitatori ammireranno la Sala Grande, il Ridotto  e la Sala delle Statue
I visitatori ammireranno la Sala Grande, il Ridotto e la Sala delle Statue

Nella sua Vita di Rossini Stendhal scrisse nel 1823 che «Rien n’est plus jolie», alludendo alla bellezza del Teatro Grande di Brescia e dei suoi spazi. Ora, in occasione dell’appuntamento della nostra città come Capitale italiana della Cultura con Bergamo, il Teatro Grande vuole raccontare il suo straordinario patrimonio artistico attraverso una serie di speciali percorsi che daranno modo ai visitatori di scoprire gli splendidi spazi del Massimo cittadino ma anche di conoscere aneddoti e curiosità che l’hanno reso celebre in tutto il mondo. Il Teatro Grande, nel corso del Novecento, ha acquisito un’importanza sempre maggiore anche in campo nazionale: negli anni Settanta lo Stato lo ha identificato come uno dei Teatri di Tradizione italiani, riconoscendogli funzioni culturali, sociali e formative delle attività musicali, ma anche di programmazione e di produzione lirico - sinfonica. Gli speciali percorsi che si terranno nel fine settimana – il primo è in programma oggi e ci sono ancora alcuni posti disponibili - daranno la possibilità ai visitatori di ammirare il Ridotto del Teatro, meraviglia architettonica fra le più suggestive della nostra città, naturalmente la Sala Grande e la splendida Sala delle Statue. Il calendario delle visite proseguirà sabato 1 e domenica 2 aprile e sabato 6 maggio. I biglietti per i percorsi – in diversi turni di accesso – si possono acquistare su teatrogrande.it o alla biglietteria del Teatro per 8 euro, ridotto a 5 per under30. La durata della visita è di circa 45 minuti e l’accesso si effettua dall’ingresso principale, in corso Zanardelli. Si ricordano gli orari di apertura della biglietteria: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19. La storia del Grande è profondamente intrecciata con la fortuna di una delle più importanti opere liriche italiane: qui, il 28 maggio 1904, Giacomo Puccini presentò con straordinario successo una nuova versione della Madama Butterfly, a soli tre mesi dallo sfortunato debutto milanese alla Scala. •. L.Fert.

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