Alcass, il business cresce sempre più senza confini

di Manuel Venturi
Renato BonagliaIl nuovo stabilimento della Italian Frozen Food a Chicago negli Usa
Renato BonagliaIl nuovo stabilimento della Italian Frozen Food a Chicago negli Usa
Renato BonagliaIl nuovo stabilimento della Italian Frozen Food a Chicago negli Usa
Renato BonagliaIl nuovo stabilimento della Italian Frozen Food a Chicago negli Usa

Alcass spa cresce e rinnova le sfide, anche Oltreoceano. L'azienda con sede a Bedizzole, specializzata nella produzione di alimenti surgelati a base di carne e di proteine vegetali, chiude il 2020 in crescita nonostante le restrizioni legate al Covid, che hanno inciso soprattutto sulle vendite sul lato ristorazione: il fatturato si è attestato a 13,6 milioni di euro, in crescita del 4% sul 2019, grazie in particolare all’export aumentato del 12,2% e arrivato al 19% del business totale (era il 4% nel 2017, il 10% nell’esercizio successivo). Alcass, guidata dal presidente e amministratore delegato Roberto Bonaglia (con l’amministratore delegato Roberta Tusi), ha migliorato la marginalità, con un ebitda cresciuto del 2,4% a 1,642 mln di euro. Positivi anche i numeri della holding «Italian Frozen Food», cui Alcass fa riferimento dalla fine del 2019, che comprende anche la genovese Appetais e la friulana Ar (con il sostegno del fondo italiano di private equity Mandarin capital partners): Iffh ha archiviato il 2020 con un incremento del 10,9% portando i ricavi a 62,4 milioni di euro, con un ebitda in crescita a 6,7 mln. E lunedì è iniziata la nuova avventura per la holding, con il via alla produzione nello stabilimento statunitense di Elk Groove, Chicago: un investimento di circa 10 milioni di euro che ha portato alla Iff Inc, per la realizzazione di prodotti da forno (in prima battuta, pizze surgelate) per il mercato Usa. «Abbiamo già coperto un primo turno di produzione con circa 20 addetti, entro fine anno vorremmo raddoppiare», sottolinea Bonaglia, nominato presidente della newco americana. Alcass, nata a Bedizzole nel 1987, realizza da vent'anni surgelati con ingredienti interamente vegetali, anticipando un trend in aumento nel tempo. «Questo ci ha aiutato a crescere in America - commenta Bonaglia -. In Italia il mercato non cresce a causa della denatalità, in Europa nel 2020 abbiamo raggiunto buoni risultati, ma sono soprattutto gli Usa a guardare al made in Italy di qualità: offriamo prodotti a base di proteine delle piante ma con sapore, gusto e consistenza simile alla carne». Merito di continui investimenti in ricerca e sviluppo, per uno stabilimento produttivo che occupa circa 40 persone e, anche durante il lockdown, ha lavorato a pieno ritmo «grazie ad un rigido protocollo». La crescita è stata resa possibile grazie all'adesione a Iffh (di cui Bonaglia è amministratore delegato con Francesco Palau di Appetais e Dario Roncadin di Ar), con «tre aziende che si completano e che si sono messe in gioco», ma l'attenzione è anche al territorio: nel 2022 verrà aperto uno spaccio accanto all'azienda, in cui saranno venduti tutti i prodotti firmati da Alcass e quelli dei partner.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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