«Bper a fianco di Brescia per sostenere la ripresa»

di Manuel Venturi
Bper Banca ha assunto un ruolo di primo piano nel panorama bancario bresciano con l’acquisizione di 93 tra sportelli e punti operativi di Ubi BancaMaurizio Veggio alla guida della Direzione regionale a Brescia di Bper
Bper Banca ha assunto un ruolo di primo piano nel panorama bancario bresciano con l’acquisizione di 93 tra sportelli e punti operativi di Ubi BancaMaurizio Veggio alla guida della Direzione regionale a Brescia di Bper
Bper Banca ha assunto un ruolo di primo piano nel panorama bancario bresciano con l’acquisizione di 93 tra sportelli e punti operativi di Ubi BancaMaurizio Veggio alla guida della Direzione regionale a Brescia di Bper
Bper Banca ha assunto un ruolo di primo piano nel panorama bancario bresciano con l’acquisizione di 93 tra sportelli e punti operativi di Ubi BancaMaurizio Veggio alla guida della Direzione regionale a Brescia di Bper

Una squadra, con quasi mille risorse, pronta ad assistere i bresciani. La Direzione regionale di Bper Banca a Brescia, guidata da Maurizio Veggio, ha iniziato la sua avventura il 22 febbraio, nell’ambito dell’operazione che ha sancito il passaggio di 587 tra filiali e punti operativi da Ubi Banca al gruppo emiliano in seguito all'Ops (poi Opas) di Intesa Sanpaolo sull’ex popolare: dopo due settimane, le utenze digitali migrate complessivamente sono oltre 445 mila, pari a circa l'80% dei clienti Ubi che negli ultimi tre mesi prima del passaggio avevano avuto accesso all'Internet banking. Il totale delle utenze digitali del gruppo Bper è di circa 1,7 milioni su un totale di 4 milioni di clienti. Nel Bresciano hanno cambiato casacca 93 sportelli (75 filiali e 18 punti operativi) e il passaggio «è stato impegnativo: la Direzione regionale di Brescia, che comprende anche le province di Mantova e Cremona, serve circa 290 mila clienti, più 2.300 imprese corporate e gestisce una produzione bancaria lorda di circa 20 miliardi di euro - spiega Veggio -. C'è stato qualche intoppo con il digital banking, soprattutto per i privati: si è creato un sovraccarico, perché sono stati gestiti numeri enormi. Qualche problema è rimasto, soprattutto per l'operatività a distanza, ma stiamo lavorando per risolvere tutto nel più breve tempo possibile». Alla Direzione regionale di Brescia fanno riferimento 115 sportelli, a loro volta aggregati in tre Aree territoriali: Brescia Est (capoluogo, Garda e Valle Sabbia); Brescia Ovest (Franciacorta, Valtrompia e Valcamonica); Mantova (Bassa bresciana, Mantova e Cremona). Questo per la parte retail, mentre per le aziende corporate ci sono tre Centri imprese collegati alle Aree territoriali e tre corner (a Salò, Breno e Cremona). Veggio, già direttore Territoriale Brescia città di Ubi Banca, ricorda che «nella Direzione ci sono anche molti altri manager importanti che ricopriranno ruoli di rilievo. Nella struttura centrale, in corso Martiri della libertà, ci saranno 35 persone. Ma in totale saranno impegnate 950 risorse, la maggior parte in filiale». La sfida si basa sulla continuità. «L'85% delle forze migrate con le filiali era attivo già sui territori e conosce i clienti, che ora si attendono anche una gestione ottimale in linea con la precedente - spiega Veggio -. Non avremo difficoltà: il Dna di Bper è simile a quello di Ubi, l'Emilia-Romagna ha caratteristiche simili a quelle bresciane e lombarde, per operosità e genio d'impresa». Il ruolo delle banche «sarà di sostenere la ripresa. C'è una dose imponente di liquidità, nelle prossime settimane vedremo delinearsi il Recovery fund - conclude Veggio -. Dovremo essere bravi ad assicurare la ripartenza a tutte le realtà con progetti e idee, e avere un occhio alle criticità: Bper può offrire strutture estremamente organizzate». L'auspicio è che, tra qualche anno, «si possa dire che Bper non ha semplicemente seguito il territorio, ma l'ha aiutato a crescere grazie a una vicinanza fatta di rapporti, come è da sempre per noi».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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