LA PUBBLICAZIONE

«Brescia 1000 + mille imprese», è l’ora

Il 30 novembre in regalo con il nostro quotidiano il supplemento: utile strumento di analisi in prospettiva

Uno strumento per interpretare lo stato di salute del sistema economico bresciano, ma anche per capire come gli imprenditori potranno affrontare un futuro che viaggia sui binari dell'incertezza. Domani, 30 novembre,  in regalo con Bresciaoggi i lettori troveranno «Brescia 1000 + mille imprese», inserto di 308 pagine che presenta i bilanci delle più grandi aziende del territorio e analizza le dinamiche del mercato del 2021. Un anno di ripresa, dopo il crollo dovuto alla pandemia, con il lockdown e le successive limitazioni agli spostamenti che hanno messo a dura prova il sistema produttivo. Ma, già alla fine del 2020, ha cominciato a sprigionarsi la capacità di reazione del «made in Brescia», che si è confermata per tutto l’anno successivo: come dimostrano i bilanci pubblicati nelle pagine dell'inserto, le aziende del territorio hanno saputo riprendersi velocemente. Dalle analisi emergono anche realtà molto forti, con la capacità necessaria per resistere all'onda d'urto del Covid.

Il 2021 è stato un anno di impulso per la digitalizzazione, strumento ormai necessario per restare sul mercato ed essere competitivi contro i grandi player internazionali e ha anche fatto segnare alcuni record: primo tra tutti, la cifra più alta di sempre per le esportazioni bresciane, che nell'intero anno hanno sfiorato quota 19 miliardi di euro, con un recupero del 28% sull'anno precedente. Ma non solo: come dimostra la recente indagine sui Gruppi industriali bresciani, realizzata dal Centro studi di Confindustria Bs, i ricavi dei primi cento player del territorio sono saliti anche rispetto al 2019 pre-pandemia.

Una dinamica che ha coinvolto in generale tutta la provincia (con poche eccezioni, soprattutto in alcuni comparti produttivi) e che è figlia – in parte - anche dell'aumento dei prezzi che hanno caratterizzato soprattutto la seconda parte del 2021. E qui cominciano le difficoltà dell'industria, bresciana e non solo: l'aumento delle materie prime e soprattutto delle commodities energetiche, esplose lo scorso inverno, hanno rappresentato un problema per le aziende energivore, che hanno visto ridursi drasticamente la marginalità rispetto ai periodi di «normalità».

I livelli mai visti delle bollette di luce e gas si ripercuoteranno sicuramente sui bilanci 2022, che se da un lato vedranno (in molti casi) un sensibile aumento dei fatturati, per quelle aziende che sono riuscite a traslare i maggiori costi sul prezzo di vendita dei prodotti, dall'altro mostreranno ebitda e utili in sofferenza rispetto al 2021. Senza dimenticare le questioni e medio e lungo termine che preoccupano il sistema produttivo bresciano: tra queste, la rivoluzione elettrica dell'automotive, che rischia di mettere in ginocchio uno dei comparti più importanti della provincia. •

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