LA QUOTATA.

Cnh Industrial,
cedola. Iveco,
doppia strada

di MA.VENT.
Confermato lo spin-off: coinvolge anche la controllata, ora al centro della trattativa con Faw. «Non c'è preferenza per questa opzione»
Una veduta della sede di via Volturno a Brescia dell’Iveco
Una veduta della sede di via Volturno a Brescia dell’Iveco
Una veduta della sede di via Volturno a Brescia dell’Iveco
Una veduta della sede di via Volturno a Brescia dell’Iveco

«Cnh Industrial continua a essere impegnata nella strategia di separazione del gruppo in due parti, cosa che crediamo creerà valore per la società e gli azionisti»: lo ha ribadito l'amministratore delegato Scott Wine, commentando i conti del 2020 e facendo riferimento alla strategia delineata nel piano «Transform 2 Win», che prevede la separazione delle attività On-Highway, stradali - che coinvolge Iveco -, e Off-Highway, non stradali. RIGUARDO alle trattative con il colosso cinese Faw per la cessione di Iveco (veicoli commerciali e autobus), che coinvolgerebbe anche lo stabilimento di via Volturno in città, Wine ha detto di non «commentare le speculazioni. Come detto, abbiamo avuto trattative con un partner, ma siamo lontani dal dire che c'è una preferenza per questa opzione», ribadendo che «l'impegno e gli sforzi fatti sulla separazione sono solidissimi». La stessa linea è stata ribadita dalla presidente di Cnh, Suzanne Heywood, convinta che «entriamo nel 2021 pronti a liberare il nostro ricco potenziale, migliorare l’impegno nei confronti dei clienti e forgiare un futuro sempre più redditizio». Nel dettaglio, la strategia di Cnh Industrial (quotata in Borsa) prevede separazione delle attività in due società quotate, una che raggrupperà il business On-Highway, in cui sono previste Iveco, Iveco Bus, Heuliez Bus oltre a Fpt Industrial, l'altra con i business Off-Highway che comprendono macchine per l'agricoltura, le costruzioni e i veicoli speciali. Nel 2020 Cnh Industrial ha registrato ricavi pari a 26,032 miliardi di dollari (-7%) e un utile netto adjusted di 437 milioni, per effetto di una solida performance nella seconda parte dell'anno, che ha parzialmente compensato i pesanti impatti negativi del Covid-19, mentre la perdita netta è pari a 438 milioni di dollari (-130%). Per la prima volta nella sua storia Cnh Industrial, controllata da Exor, ha una liquidità netta delle attività industriali positiva: ha azzerato il debito industriale netto e ha in cassa la cifra record di 2,4 miliardi di dollari. Agli azionisti intende distribuire un dividendo unitario di 0,11 euro, per un totale di circa 150 milioni di euro. Nel terzo trimestre c'è stato un rialzo del portafoglio ordini in tutti i sub-segmenti di Construction, così come nuove commesse per i veicoli commerciali in Europa (+11% su base annua). Guardando alle varie divisioni, nel quarto trimestre quella Agriculture ha visto salire i ricavi del 17% a 3,425 miliardi di dollari. La divisione Construction ha riportato ricavi di 752 milioni (+6,4%), quella Commercial and Specialty Vehicles per 3,29 miliardi (+9,8%) e quella Powertrain per 1,2 mld (+19,4%). Infine, l'area Financial Services ha registrato ricavi per 485 mln di dollari (-8,7%). • MA.VENT. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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