Le strategie

Confindustria Bergamo e Brescia, si lavora all'asse per contare di più a Roma

di Eugenio Barboglio
I presidenti Gussalli Beretta e Ricuperati reduci dall'ultima relazione dell'uscente Carlo Bonomi: insieme le due territoriali potrebbero incidere sulla scelta del nuovo presidente di viale dell'Astronomia. A inizio novembre l'assemblea unitaria a Palazzolo sull'Oglio. Invitata Giorgia Meloni
Confindustria Brescia: la plenaria privata del giugno scorso
Confindustria Brescia: la plenaria privata del giugno scorso
Confindustria Brescia: la plenaria privata del giugno scorso
Confindustria Brescia: la plenaria privata del giugno scorso

La data non è ancora certa. O il 9 o il 10 di novembre. Il luogo invece dell’assemblea di Confindustria Brescia a cui parteciperanno anche i bergamaschi è noto: Palazzolo sull’Oglio. Altrettanto noto il perché della scelta, che ha a che fare con la Capitale italiana della cultura. Ecco la ragione di Palazzolo, località di confine, a mezza strada tra Brescia e Bergamo che stanno vivendo un anno simbiotico all’insegna della cultura. Una sinergia a cui non si sono sottratte le due Territoriali.

Invitata Giorgia Meloni

Quanto alla data invece l’incertezza è legata alla presenza di Giorgia Meloni. L’agenda della premier è fitta, lei venerdì 15 settembre all’assemblea nazionale di Confindustria confessava a un industriale bresciano: in molti le tirano la giacchetta. Per ora in via Cefalonia e al Kilometro rosso si aspettano notizie da Roma. Quel che conta è la celebrazione condivisa, che è un inedito.

L'intervento di Carolo Bonomi a Roma venerdì 15 settembre, l'ultimo del suo mandato
L'intervento di Carolo Bonomi a Roma venerdì 15 settembre, l'ultimo del suo mandato

Non c'è rinnovo, ma il tema è "fare sistema"

Non è invece tempo di rinnovo di leadership. Né Franco Gussalli Beretta né Giovanna Ricuparati sono in scadenza, l’uno eletto nel 2021, l’altra nel 2022. Piuttosto a Palazzolo si parlerà molto di un altro presidente: Carlo Bonomi, che venerdì nella capitale ha tenuto l’ultima relazione da numero uno di viale dell’Astronomia. Già sono cominciate le manovre della successione, passeranno anche da Palazzolo.

Chi appoggia chi: ancora presto

In via Cefalonia tutti ripetono che è presto per dire chi appoggerà Confindustria Brescia. Di nomi ne circolano una ventina, compresi quelli di chi sa benissimo che non ha neanche mezza chance. Si è scritto anche di Giuseppe Pasini, già leader di Brescia. Forse qualcosa di più concreto circa l’orientamento degli industriali bresciani potrebbe delinearsi domani, quando si riunirà il consiglio dell’ex Aib.

L’identikit giusto: un industriale vero

È noto che mediamente in via Cefalonia il quadriennio di Carlo Bonomi non è giudicato molto positivamente. «Non basta sistemare i conti, compresi quelli del Sole 24 Ore, che erano i punti fermi del suo mandato. Dal successore ci si aspetta che sia restituita rappresentatività alla associazione», osserva qualcuno. E in particolare alla sua componente industriale. Brescia se non ha ancora un nome sul cui puntare ha almeno un profilo. Chiaro: «Deve essere un industriale vero, uno che sappia cosa vuole dire far andare avanti una grande azienda», è l’identikit condiviso. Condizione necessaria, ma non sufficiente. Perciò non facile oggi dire chi convincerà gli industriali bresciani, che - se d’accordo coi bergamaschi - potrebbero incidere parecchio.

Manca il candidato forte

Ma non è come nel 2020 quando era chiaro dall'inizio che Bonomi avrebbe avuto la meglio su Licia Mattioli. Stavolta il candidato forte ancora non c’è. L’uomo o la donna delle ampie intese. Però, come ci sono i candidati, ci sono i favoriti. Maurizio Stirpe e Maurizio Marghesini su tutti, entrambi vicepresidenti, entrambi con lunghe carriere confindustriali. L’uno presidente del Frosinone calcio, l’altro re del packaging a Bologna. Candidati del centro Italia, il che per ragioni di equità geografica può voler dire qualcosa dopo il sudista Boccia e il nordista Bonomi. Terzo incomodo? Un altro vice, Alberto Marenghi, mantovano sostenuto dal network di Emma Marcegaglia, sempre che non entri in campo lei stessa, per un personale bis. Ma c’è chi dice che se ci sarà Marenghi il network perderà pezzi.

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