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Fondital leader «con ricerca e investimenti»

BILANCI 2011. Il gruppo di Vobarno archivia un esercizio in crescita: ricavi aggregati vicini a quota 800 milioni, utile netto sempre in doppia cifra. Rinnovata la gamma
Lanciata la sfida nelle pompe di calore Obiettivo su un radiatore innovativo Raffmetal e Valsir: entro fine anno a regime i due nuovi insediamenti

«Ricerca e sviluppo sostenuti da adeguati investimenti», accompagnati da uno sforzo importante sul fronte degli impianti e degli insediamenti produttivi e per le risorse umane». Senza dimenticare le risorse destinate alla «tutela ambientale e alla sicurezza nei luoghi di lavoro». UN «MIX» evidenziato dai vertici del gruppo Fondital di Vobarno, fondato da Silvestro Niboli (ora presidente onorario), supportato dai sette figli Valeria, Ilario, Andrea (al vertice della holding), Marilena, Roberta, Federica e Orlando (amministratore delegato della spa e della Raffmetal), impegnati con vari ruoli nelle diverse società. Occupa complessivamente 2.560 dipendenti (1.500 in Italia, praticamente quasi tutti in Valsabbia, compreso un centinaio di laureati), è leader mondiale nella produzione di radiatori in alluminio pressofuso (il core business; 25 milioni di pezzi l'anno); inoltre è protagonista, tra l'altro, in tutto ciò che riguarda il riscaldamento residenziale e terziario (la capogruppo è tra i primi dieci produttori in europa nel settore caldaie) e nelle rinnovabili: in questo ambito rientra, da quest'anno, la nuova «sfida» nel comparto delle pompe di calore, a dimostrazione della volontà dell'azienda di riferimento «di fornire ai clienti sistemi completi e integrati». L'impegno sul fronte dell'innovazione è testimoniato dal fatto che, entro quest'anno, il 90% delle proposte Fondital - forte dei 10 brevetti conseguiti durante l'esercizio - sarà rinnovato. In prospettiva l'obiettivo è puntato su un nuovo prodotto per le basse temperature, oltre che su un radiatore sia per il caldo, che per il freddo: sarà pronto entro 1-2 anni. AL CENTRO dell'attenzione anche l'ampliamento e il potenziamento della struttura commerciale, tramite assunzioni e formazione interna di personale che lavora in esclusiva. Una forza vendita, attiva in 40 Paesi, cui si affiancano le sedi estere già attive in Russia, Polonia e Spagna alle quali, da questo esercizio, si aggiunge quella in Ucraina. Le vendite oltre confine, del resto, valgono oltre il 60% del business complessivo del gruppo che, nel 2011 - si veda il grafico -, mostra ricavi aggregati vicinissimi a quota 800 milioni di euro e un risultato netto sempre in doppia cifra (oltre 15 milioni di euro); il cash flow si conferma sopra quota 50 milioni di euro. Oltre confine, in aggiunta ai mercati europei, dopo la «conquista» della Cina si punta al resto dei continenti con un occhio di riguardo al Nord America. Il 2012, considerata la situazione generale, viene prospettato in linea con l'anno scorso in termini di fatturato; prevista una leggera frenata per l'utile, ma questo non sminuisce l'ottimismo. L'IMPEGNO sul fronte degli investimenti trova concretizzazione, oltre che nei 5 milioni di euro destinati alla ricerca e allo sviluppo solo in Italia, nei due nuovi insediamenti - a regime entro quest'anno - che interessano Raffmetal e Valsir: interventi per un importo complessivo di oltre 25 milioni di euro. Per quanto concerne l'azienda leader in Europa e terza al mondo nell'alluminio secondario (200 mila tonnellate l'anno), si traduce nel nuova struttura realizzata a Casto: è destinata ad accogliere il magazzino per migliorare il layout dal punto di vista organizzativo. In merito alla società terza in Europa nel settore dell'idrotermosanitario (dove è protagonista da 25 anni) spicca il polo edificato a Vobarno dove saranno trasferiti la produzione dei tubi dei sistemi di scarico e il centro logistico. Si sviluppa su una superficie coperta di complessivi 38 mila metri quadrati, è studiato per ridurre al minimo l'impatto ambientale e i consumi energetici: lo testimoniano l'installazione, sulla copertura, di pannelli fotovoltatici (pari a 1.000 kw), che vanno ad aggiungersi al «parco» installato sullo stabilimento di Vestone di pari potenza. L'ATTIVITA'del gruppo si sviluppa, tramite la Nibofin, anche nell'immobiliare: tra le iniziative in atto quelle relative all'ex caserma Gnutti in città (si attendono le autorizzazioni per strutturare la tipologia) e all'ex Battani di Salò.C.EC. © RIPRODUZIONE RISERVATA La famiglia Niboli al completo. Da sinistra Valeria, Ilario, Andrea, Silvestro e la moglie Margherita Ghidini, Marilena, Roberta, Federica e Orlando

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