La Guido Berlucchi vince il Covid con i ricavi

di Claudio Andrizzi
Il leader della «Guido Berlucchi & C. spa», Francesco Ziliani, con i figli Arturo, Cristina e Paolo
Il leader della «Guido Berlucchi & C. spa», Francesco Ziliani, con i figli Arturo, Cristina e Paolo
Il leader della «Guido Berlucchi & C. spa», Francesco Ziliani, con i figli Arturo, Cristina e Paolo
Il leader della «Guido Berlucchi & C. spa», Francesco Ziliani, con i figli Arturo, Cristina e Paolo

La Guido Berlucchi & C. spa brinda ai 90 anni del fondatore e presidente Francesco Ziliani, il padre del Franciacorta, con un 2020 di soddisfazioni: nell’anno della pandemia, la cantina di Borgonato di Corte Franca registra «una crescita del fatturato a valore pari al 3,6%, che riflette la dinamica combinata di una flessione delle vendite al canale Horeca e di un aumento di quelle destinate alla distribuzione moderna». Un mix che consente ai ricavi di passare dai 43,541 milioni di euro del 2019 ai 45,122 milioni di euro nel 2020. In aumento anche i costi (da 39,878 mln a 40,258 milioni di euro), mentre l’utile netto si attesta a 4,245 milioni a fronte dei 5,216 mln di dodici mesi prima: la flessione, si legge nella relazione, «deriva dalla messa in commercio dell’annata 2017, il cui costo di produzione è risultato fortemente aumentato a causa dalla gelata di aprile». Il Margine operativo lordo si attesta a 7,542 mln di euro (8,323 l’anno prima), il reddito operativo scende da 7,25 a 6,22 milioni di euro. La posizione finanziaria netta migliora da -26,188 a -22,088 mln di euro. «Siamo molto soddisfatti - commenta Cristina Ziliani, consigliere delegato a comunicazione e ospitalità, al vertice con i fratelli Arturo, responsabile della produzione, e Paolo, che cura l’export della società che oggi fa capo alla Pac Holding srl di Corte Franca -. Nonostante la situazione difficilissima, il brand ha tenuto molto bene: la presenza in canali diversi ci ha permesso di soddisfare le richieste. Importante sottolineare anche la scelta di non abbracciare l’e-commerce. Siamo presenti sulle grandi piattaforme del vino, ma non abbiamo aperto uno shop aziendale per non abbandonare il canale tradizionale dei rivenditori, ambasciatori del nostro lavoro». Segnali incoraggianti anche dall’estero, dove le vendite non si sono mai fermate grazie alla penetrazione del brand in vari Paesi. La quota rimane al 10% anche se, spiega Cristina Ziliani, «è riferita al fatturato complessivo. In realtà all’estero commercializziamo solo la Linea ‘61 destinata alla ristorazione: rapportato solo a questo segmento, l’export sale al 20%». Con 102 addetti, l’azienda, evidenzia Cristina Ziliani, «non ha fatto una sola ora di Cassa integrazione, mantenendo la continuità lavorativa grazie alla grande disponibilità dei dipendenti». Di rilievo il capitolo sostenibilità, sul quale Berlucchi continua a investire con l’introduzione in organico di un manager ad hoc in occasione della redazione del secondo rapporto ad hoc. «Nel primo abbiamo riassunto i risultati di questi anni di progettualità per creare un’azienda più rispettosa del territorio e di chi lo vive - precisa Cristina Ziliani -. La nostra mission: proteggere un patrimonio non rinnovabile continuando a elevare la qualità dei vini a denominazione Franciacorta». Le prospettive? «Stiamo tornando ai livelli del 2019, l’Horeca non ha ancora ripreso del tutto ma c’è grande voglia di ripartire, riprendere a lavorare - dice Cristina Ziliani -. Abbiamo riaperto la cantina alle visite e c’è stata un’immediata risposta». Non ultimi i riconoscimenti internazionali della critica come i 93 punti conquistati dal Palazzo Lana Extreme 2009 su Wine Spectator, bibbia internazionale del vino. «Lo dedichiamo a nostro padre, Franco per i suoi 90 anni - conclude Cristina Ziliani -. Avremmo voluto celebrare la ricorrenza con un grande evento, ma l’emergenza ci ha convinto a festeggiare in azienda con dipendenti e collaboratori». Alla Guido Berlucchi & C. spa - che l’anno scorso si è avvalsa della rivalutazione facoltativa dei beni d’impresa - fanno riferimento Antica Cantina Fratta spa di Monticelli Brusati (controllata al 76,82%), Caccia al Piano 1868 S.A. srl (al 100%) di Castagneto Carducci (Li) e Agricola della Franciacorta S.A. srl di Provaglio d'Iseo (detenuta al 39,996%). •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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