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Lucefin, piano da 20 mln per prodotti e logistica

di Giovanni Armanini
BILANCI 2008. Il gruppo siderurgico di Esine rilancia l'impegno sia nel core business che nelle attività collaterali
Acquistata la vicentina Teksid spa di Crescentino Nuovo centro distributivo a Orbassano nel Torinese

 Luigi Buzzi (presidente Lucefin)
Luigi Buzzi (presidente Lucefin)

 Luigi Buzzi (presidente Lucefin)
Luigi Buzzi (presidente Lucefin)

Le difficoltà di mercato non fermano i piani di sviluppo del gruppo Lucefin. Per il 2009 le società presiedute da Luigi Buzzi e guidate dal figlio, amministratore delegato, Giorgio Buzzi, hanno previsto un piano di investimenti da 20,2 mln di euro, presentato ieri a Palazzo Oldofredi di Iseo nel consueto incontro annuale con la stampa e gli stakeholder.
PER QUANTO riguarda il core business (la società produce lavorati a freddo, laminati, forgiati, acciai per utensili ed ha diversificato nella logistica e nell'hi-tech) nel luglio 2009 verrà completato l'ampliamento (4,5 i mln di euro investiti) dello stabilimento produttivo di Kladno della Trafilczech con una nuova area coperta di circa 7.500 metri quadrati, portando lo stabilimento ceko ad avere una struttura coperta complessiva di circa 18 mila metri quadrati, pronto per diventare uno degli stabilimenti principali del gruppo. L'ultimo impegno è alla Tre Valli acciai (700 mila euro l'importo) per una nuova linea di produzione ad alto contenuto tecnologico. Nel mese di marzo 2009, nell'ambito del processo di diversificazione degli investimenti, il gruppo, tramite la Ilvo srl ha acquistato Teksid spa un'area industriale dismessa di circa 500 mila metri quadrati a Crescentino (Vicenza), raccordata con ferrovia, per valorizzarla con un progetto di logistica integrata: un impegno da 6 milioni di euro. Entro il mese di luglio verrà completato il nuovo centro di distribuzione di circa 7 mila metri quadrati con magazzino automatico a Orbassano (Torino) della Tramet: si tratta della partita più importante sul piano finanziario, da affrontare attraverso la controllata Euhlog spa, per 9 milioni di euro totali. Strategica infine la partecipazione ad Ancona in un centro di distribuzione da 2.300 metri quadrati strategico per la sua ubicazione.
ATTUALMENTE l'azienda copre il 13% delle esportazioni italiane di lavorati a freddo, il 35% di prodotti piatti e quadri ed il 90% dei lavorati a freddo dall'Italia agli Stati Uniti, una quota quest'ultima che si è consolidata nonostante il cambio euro-dollaro fortemente sfavorevole. «Nonostante il momento difficile - ha spiegato Giorgio Buzzi - stiamo facendo numerose contromosse sul piano finanziario e dei costi oltre che commerciale. Siamo stati costretti al ricorso agli ammortizzatori sociali nel mese di maggio per evitare surplus produttivi con l'intento di mantenere l'occupazione». Una strategia globale sottoscritta dal presidente, che ha voluto sottolineare la necessità: «di un ritorno ad una programmazione delle scorte di magazzino dopo l'imprevedibile situazione di fine 2008 e la necessità di riportare a medio lungo termine parte del debito a breve. La crisi - ha concluso Luigi Buzzi - ci sta imponendo un cambio netto di mentalità».
Giovanni Armanini

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