ECONOMIA

Produzione industriale: nel primo trimestre segnali di tenuta

L'indagine del Centro studi Confindustria. Bene la variazione congiunturale (+2,5%) e quella tendenziale (+10,5%). Beretta: "Dati positivi ma valutazione prudente, tante le incognite geopolitiche ed economiche"

Nel 1° trimestre del 2022, la produzione industriale bresciana nel settore manifatturiero evidenzia una nuova crescita, pur registrando una frenata rispetto alla velocità sperimentata nel corso del 2021. In particolare, l’attività produttiva ha segnato una variazione rispetto al trimestre precedente (congiunturale) positiva (+2,5%), mentre la dinamica rispetto allo stesso periodo del 2021 (tendenziale) segna un +10,5%, frutto dei recuperi sperimentati nei primi mesi dell’anno scorso.

A seguito delle evoluzioni sopra indicate, il tasso acquisito – ovvero la variazione media annua che si avrebbe se l’indice della produzione non subisse variazioni fino alla fine del 2022 – è pari a +5,8%, in buona parte frutto di quanto ereditato dal 2021. A evidenziarlo è l’indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia sui dati relativi al 1° trimestre 2022.

Il conflitto tra Russia e Ucraina, con i conseguenti impatti sulla fiducia degli operatori, sui prezzi delle materie prime finora sembra avere avuto un impatto contenuto per il made in Brescia. “I dati relativi alla produzione industriale bresciana nel 1° trimestre 2022 sono positivi, ma vanno valutati con prudenza – commenta Franco Gussalli Beretta, Presidente di Confindustria Brescia – : siamo di fronte a incognite geopolitiche ed economiche di natura mondiale, che vanno oltre le semplici dinamiche territoriali. È ancora presto per valutare le conseguenze, in particolare, del conflitto russo-ucraino, ma appaiono evidenti le difficoltà, per le nostre imprese, di trasferire sui prezzi di vendita i rincari dei costi degli input produttivi come materie prime, semilavorati ed energia: una situazione di questo genere non potrà proseguire a lungo senza conseguenze. A ciò si aggiungono le preoccupazioni legate all’automotive: i dati ANFIA segnano una riduzione del 3,9% nella produzione di autoveicoli da inizio 2022, e questo aspetto rischia di avere ripercussioni in un territorio strettamente legato alla componentistica di tale comparto quale appunto Brescia.”

Le prospettive a breve termine rimangono comunque positive, ma i maggiori elementi di incertezza riguardano l’evoluzione del conflitto, la frenata della Cina (colpita da nuove restrizioni volte a contenere l’evoluzione della pandemia), l’inflazione galoppante, la capacità del sistema economico di reggere anche nel prossimo futuro il “caro-energia”, che verosimilmente è destinato a perdurare per tutto il 2022.

TUTTI I DETTAGLI SULL'EDIZIONE DI DOMANI DI BRESCIAOGGI

Suggerimenti