storie di artigiani/11

Paola Ducoli: «Tra gioielli e mosaici trovo la felicità Ricerca, innovazione e fantasia per realizzare i miei pezzi speciali»

di Chiara Comensoli
È a Pisogne, nell’atelier di corso Zanardelli, che le sue mani compongono gioielli artigianali
Paola Ducoli Nel laboratorio di Pisogne realizza le sue produzioniUna creazione di Paola Mosaico e gioiello insieme
Paola Ducoli Nel laboratorio di Pisogne realizza le sue produzioniUna creazione di Paola Mosaico e gioiello insieme
Paola Ducoli Nel laboratorio di Pisogne realizza le sue produzioniUna creazione di Paola Mosaico e gioiello insieme
Paola Ducoli Nel laboratorio di Pisogne realizza le sue produzioniUna creazione di Paola Mosaico e gioiello insieme

Sono tessere brillanti che, trovata la via per congiungersi, assumono l’aspetto di una corazza dai colori variegati: sotto il peso dei suoi bagliori e scintillii s’adagia la creatività di Paola Ducoli. È a Pisogne, nell’atelier di corso Zanardelli, che le sue mani compongono la texture di quest’armatura, un gioiello artigianale.

Come è nata la sua passione per il mosaico?
Sono laureata in restauro e conservazione dei beni culturali. Durante l’università ho frequentato dei corsi di mosaico e ho cominciato a scoprire questa tecnica. Quando poi ho iniziato a lavorare come restauratrice, ho deciso di frequentare dei master in mosaico e mi sono specializzata. L’idea di unire questa tecnica al mondo dei gioielli è venuta in modo molto naturale: gioielli e mosaici sono entrambe forme tradizionali di decorazione, perché non unirle?

 

Paola Ducoli Nel laboratorio di Pisogne realizza le sue produzioniUna creazione di Paola Mosaico e gioiello insieme
Paola Ducoli Nel laboratorio di Pisogne realizza le sue produzioniUna creazione di Paola Mosaico e gioiello insieme

Quali fasi segue per costruire una delle sue opere?
Prima si fa spazio l’idea che era nella testa; idea che magari era rimasta lì in segreto per diverso tempo e che poi trova maturazione con il disegno su carta: in questa fase studio la fattibilità, calcolo le misure, i pesi, scelgo i materiali e i colori. Infine, attraverso il prototipo, analizzo e testo il gioiello prima di metterlo in vendita.

Quali materiali e attrezzi servono per questo lavoro?
Ci tengo a dire che il mosaico è una tecnica, e può essere realizzata con diversi materiali: per fare un parallelismo, è come la pittura, che può essere a tempera, a olio, ad acquerello. La mia materia è il vetro dorato. Solo una fornace in tutto il mondo produce questo tipo di vetro, ed è una fornace storica: i vetri della basilica di San Marco a Venezia sono gli stessi che decorano i miei gioielli; ed è la Fornace Orsoni, l’ultima fornace storica di Venezia, che utilizza gli stessi metodi dal 1888 per produrre mosaici a foglia d’oro 24K, oro colorato e smalti veneziani in più di 3.500 tonalità. Il vetro viene tagliato rigorosamente a mano, secondo la tecnica secolare che richiede strumenti classici come il tagliolo, la martellina e le pinze. Le tessere si combinano creando forme e geometrie diverse: è il corpo del gioiello; i suggestivi giochi di luce e di colore che da qui si irradiano costituiscono invece la sua anima.

Si occupa solo di gioielli o anche di altro?
Realizzo anche opere d’arte su commissione, opere musive dedicate all’esposizione che, come quadri tridimensionali, possono decorare stanze e pareti (è possibile vedere alcuni di questi lavori su premioceleste.it, digitando il suo nome all’interno della barra di ricerca, oppure contattandola direttamente).

Cosa ci vuole per riuscire a vivere di artigianato?
Bisogna saper trasmettere al mercato i valori che caratterizzano l’handmade di qualità: lo standard deve essere alto, non ci si può improvvisare. La scelta dei materiali, la lavorazione, l’idea, la concretezza sono tutti aspetti importanti. Per riuscire a farsi spazio nel mondo globalizzato bisogna essere sempre innovativi e unici; dedicare molto tempo alla ricerca, soprattutto stilistica, cercando di proporre qualcosa di diverso, che però rispetti la propria estetica creativa.

Perché le persone dovrebbero comprare oggetti artigianali?
Per garantirsi qualcosa di unico, speciale, che difficilmente potrebbe essere visto in giro associato a un’altra persona. Comprare un oggetto artigianale significa anche dimostrare di voler cambiare, per non omologarsi a ciò che l’esterno ci induce ad accettare come irrinunciabile.

Qual è la cosa più difficile del suo lavoro?
Le difficoltà per me sono due. La prima è economica: avendo un budget limitato, bisogna saper scegliere a quali eventi e fiere partecipare e saper rinunciare a possibilità di pubblicità interessanti. La seconda è di tipo organizzativo: pianificare il proprio tempo tra produzione e attività di marketing, cioè tenersi attivi soprattutto sui canali social e continuare a farsi conoscere, è difficile. Infatti, a differenza dei grossi brand del fashion, gestisco personalmente anche questo aspetto.

Che tipo di clienti ha?
Le diverse collezioni permettono di accontentare i gusti di diverse fasce d’età, e anche il genere maschile con pezzi come i gemelli. Sicuramente però è una clientela che fa scelte di livello qualitativo molto alto, non solo nella fattura del gioiello, ma anche nella proposta stilistica.Chi si rivolge a me fa una scelta di gusto, non si lascia influenzare dalla moda o da uno status. E sceglie con consapevolezza un oggetto di nicchia che ha una storia, un materiale pregiato, una lavorazione che pochi sanno fare, una ricerca progettuale e stilistica originale e di qualità.  

 

Paola Ducoli Nel laboratorio di Pisogne realizza le sue produzioniUna creazione di Paola Mosaico e gioiello insieme
Paola Ducoli Nel laboratorio di Pisogne realizza le sue produzioniUna creazione di Paola Mosaico e gioiello insieme

Lavora anche su commissione? Ha mai ricevuto richieste bizzarre?
Mi piace molto lavorare su commissione perché si lavora sul pezzo unico; ma non ho mai avuto richieste bizzarre perché chi mi sceglie apprezza la lavorazione e di conseguenza riconosce la mia professionalità e si lascia consigliare. I gioielli che nascono da questi progetti sono sempre meravigliosi.

Come vede il futuro dell’artigianato?
Sono fiduciosa. Certo, come dicevo prima, il comparto deve cercare di non deludere il mercato: ma lo percepisco reattivo e attento. E reputo molto importanti i nuovi mezzi di comunicazione: il focus dell’online non è nella vendita, ma nella comunicazione. È un mezzo di contatto che permette di raccontare come nasce un progetto. Bisogna capire chi compra, e chi compra deve capire chi crea.

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