Ora o mai più

Categorie economiche, fatevi sentire

di Alberto Bollis

Le avevamo lasciate poco più di un mese fa infuriate con i partiti che, ignorando appelli e preghiere, stavano per provocare la caduta del governo Draghi. Le abbiamo notate silenti, forse sbigottite, durante le convulse settimane che hanno visto segreterie e leader impegnati a stringere / sciogliere alleanze e stilare liste di nomi pronti a sistemarsi in Parlamento per il prossimo quinquennio. Le attendiamo ora al varco: cosa chiedono a chi vincerà le elezioni del 25 settembre e dovrà poi governare il Paese?

Ci stiamo riferendo alle categorie economiche, in particolare a quelle del Nord e nel dettaglio a quelle bresciane, dagli industriali agli artigiani, dai commercianti agli agricoltori e agli allevatori. Gente che, più che agli equilibri politici e alle strategie social acchiappa-consensi, è interessata ai fatti, tipo le bollette energetiche insostenibili, la manodopera irreperibile, il potere d’acquisto che si assottiglia, un debito pubblico mostruoso, il rischio di veder sfumare quanto di buono era stato impostato con il Pnrr. Gente che vedeva nel pragmatismo di SuperMario, nonostante tutto, uno dei pochi appigli saldi presenti su una china sempre più ripida e scivolosa.

Ebbene, l’impressione è che la sosta agostana, almeno per chi l’ha comunque fatta, sia servita alle suddette categorie per riflettere e caricarsi a molla. Ora le ferie sono agli sgoccioli, i partiti stanno per mettere alle spalle la grana della distribuzione di collegi e seggi, addomesticando e zittendo (per quanto possibile) i numerosi scontenti.

La campagna elettorale - quella vera, quella con i contenuti, quella dove poter contestare con i numeri e con la logica le promesse spudoratamente chimeriche - è pronta a scattare. Scatteranno anche loro, le categorie: hanno quattro settimane per domandare, spiegare, ascoltare e infine schierarsi con chi darà loro garanzie (speriamo concrete) di serietà. Non si può temporeggiare, ora o mai più: chi tenta la melina dà già una connotazione chiara alla sua affidabilità.

Il Paese è giunto a un momento di svolta e il potere che ha il Sistema Italia di orientamento del voto è potenzialmente molto rilevante. Si tratta di un’assunzione di responsabilità enorme, eppure doverosa: forza, fatevi sentire.

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