Emozione infinita da rivivere già oggi

di Vincenzo Corbetta

I campioni sono così. Soffrono ma sanno rialzarsi. Ci risparmiano pure la fatica di agitarci davanti alla Tv. Marcell Jacobs non ci ha dato nemmeno il tempo di trepidare. Non ce lo ha permesso. Un fulmine dai quarti alla finale frantumando un record dopo l’altro, 5 tra italiani ed europei. Quella tranquillità fin dalla vigilia («Non sento alcun tipo di pressione») è stata scambiata per incoscienza. Invece era una rassicurazione per tutti noi: ci penso io al medagliere italiano, a riscrivere la storia dell’atletica, dei Giochi. Questo oro nei 100 metri (al pari di quello di Tamberi nel salto in alto, 10 minuti prima della finale di Jacobs) ha un peso specifico nobilitante. Potrà anche essere meno ricco il medagliere azzurro di Tokyo 2020, ma questa impresa vale una spedizione intera. E con orgoglio Desenzano e Brescia possono dire di avere allevato il degno erede di Owens, Lewis e Bolt, di cui Marcell in finale ha eguagliato il tempo (9”80) della finale di Rio 2016. E il valore può diventare inestimabile se oggi Vanessa Ferrari salirà sul podio nel corpo libero di ginnastica artistica. Vanessa, come Marcell, ha sofferto e gioito; vinto e perso; è caduta e si è rialzata. I campioni sono così. E spesso sono bresciani.

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