BOLLETTE IN CALO

Energia: presto per cantar vittoria

di Antonio Troise

Non sarà il 40% previsto dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Ma, a febbraio, il calo delle bollette sarà significativo. Vicino al 33%, secondo le stime di Nomisma Energia. In ogni caso, una netta boccata d’ossigeno rispetto agli aumenti dei mesi scorsi. Con una quotazione del gas che ad Amsterdam, il mercato di riferimento a livello internazionale, viaggia al di sotto della soglia (anche psicologica) dei 60 euro, c’era da attendersi qualche effetto a breve anche per i nostri portafogli. Dal prossimo mese calerà solo la bolletta del gas. Per quella della luce dovremo attendere aprile. È l’effetto dei diversi sistemi di calcolo decisi da Arera, l’authority che vigila sull’energia. Per le famiglie (e le imprese), in ogni caso, si tratta di una vera e propria boccata d’ossigeno. Con il calo dei prezzi di gennaio ci sarebbe risparmio su base annua di oltre 700 euro. Ma è presto per abbassare la guardia. In primo luogo perché il calo dei prezzi delle ultime settimane è stato quasi per intero determinato da una parte dalla forte riduzione dei consumi legata da un lato all’inverno più mite degli ultimi vent’anni e, dall’altra, dalla brusca frenata dell’economia mondiale. Non c’è ancora l’effetto del tetto al prezzo del gas deciso dall’Europa, un meccanismo che dovrebbe cominciare a marciare a regime solo fra qualche mese. Bisogna poi sempre considerare quello che avviene sul fronte del conflitto in Ucraina, con tutte le incertezze sul fronte degli approvvigionamenti che continuano ad arrivare dalla Russia. A questo, poi, c’è da aggiungere un’ulteriore variabile. A fine marzo andranno a scadenze gli interventi contro il caro bollette varati con l’ultima manovra, un pacchetto di circa 21 miliardi che difficilmente potrà essere rifinanziato per intero. La parola, a questo punto, passa al governo. Il calo di gennaio, infatti, consentirà di recuperare solo in minima parte l’impennata dei prezzi di luce e gas che, in due anni, sono praticamente raddoppiati. Al ministero dell’Economia si sta già ragionando su un nuovo meccanismo di calcolo delle bollette che favorirà chi risparmia energia. Circa il 75% della tariffe, infatti, dovrebbe essere pagata con una tariffa minima, ancorata ai valori del 2020 e ai consumi medi di quegli anni. La parte restante, invece, sarà soggetta alle leggi del mercato, senza alcuno sconto. È presto per calcolare gli effetti di questa manovra sui nostri conti. È certo, invece, che dovremo a stringere la cinghia ancora per molti mesi, magari stando attenti ai nostri comportamenti per risparmiare energia ma, soprattutto, continuando a diversificare le nostre fonti per mettere in sicurezza le scorte. L’emergenza, insomma, non è ancora finita e non basterà certo il calo di gennaio per farci sentire davvero al sicuro.

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