Il premio a luci rosse che svela Desenzano

Appellavasi Flavio Magno Decenzio, nome che rifulge di una decenza magna e per giunta flavescente, l’antico romano signore ed eponimo della città che a sua memoria fu nomata Decentianum, il posto di Decenzio. Ma Decenzio s’impiccò temporibus illis (nel 353 dopo Cristo, è storia) e la decenza, a Decentianum, è ormai rara avis, uccello raro. Oggi luogo di esercizio per non meno di 200 cocottes (contate su internet, dove si chiamano escort), Desenzano del Garda aveva sin qui mantenuto un pregio nella sua scamiciata licenziosità: il riparo delle quattro mura, la discrezione nel vizio, l’assenza di prostituzione di strada, il robusto séparée di un tenace senso del pudore. Ma ora? A tradir la tradizione di ostinata decenza degli indigeni, divulgando quel che a porte chiuse quivi consumasi, c’è un eccesso di qualità, si direbbe di valentìa nelle prestazioni delle succitate e succinte 200 signorine: il portale Escort Advisor, che come il Trip Advisor dei ristoranti recensisce e valuta le gigolettes di tutta Italia, dice che di tutta Italia son qui le più brave. E ne dà ampia pubblicità, a Desenzano assegnando indesiderato premio, pietra ultima sulla tomba di Decenzio, buonanima, che della decenza ci lascia ormai solo nome e ricordo.

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