Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden solo pochi giorni fa, in occasione della sua prima conferenza stampa, aveva evitato di prendere posizione sui problemi gravi e urgenti che tormentano gli americani. Chi lo ha ascoltato si aspettava qualcosa di impegnativo sul virus che flagella il mondo e sulla minaccia di una resurrezione della Guerra Fredda. E magari sulle contraddizioni dell’economia, con le Borse in ascesa e la disoccupazione che non smette di gonfiarsi. Biden ne aveva solo accennato. Quello dei rapporti con la Russia, ad esempio, è un tema forte, con Putin impegnato a ricreare l’alleanza con la Cina e a rafforzare il suo potere interno. Atteggiamenti che mettono in allarme gli americani. Biden, che aveva definito Putin un «assassino», sembra aver lasciato cadere la risposta ironica del leader russo. E a chi dice che l’America avrebbe bisogno di un nuovo Reagan, prova a rispondere annunciando più tasse per i ricchi per finanziare il suo New Deal e giocando la carta dei dazi contro gli alleati inglesi, che vogliono imporre una web tax ai giganti di internet targati Usa. E, a chiudere il cerchio, lanciando la ricandidatura per il 2024. Biden sta alzando il tiro, ma i bersagli potrebbero essere sbagliati.