IL PUNTO

L’America prova ad alzare il tiro

di Alberto Pasolini Zanelli

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden solo pochi giorni fa, in occasione della sua prima conferenza stampa, aveva evitato di prendere posizione sui problemi gravi e urgenti che tormentano gli americani. Chi lo ha ascoltato si aspettava qualcosa di impegnativo sul virus che flagella il mondo e sulla minaccia di una resurrezione della Guerra Fredda. E magari sulle contraddizioni dell’economia, con le Borse in ascesa e la disoccupazione che non smette di gonfiarsi. Biden ne aveva solo accennato. Quello dei rapporti con la Russia, ad esempio, è un tema forte, con Putin impegnato a ricreare l’alleanza con la Cina e a rafforzare il suo potere interno. Atteggiamenti che mettono in allarme gli americani. Biden, che aveva definito Putin un «assassino», sembra aver lasciato cadere la risposta ironica del leader russo. E a chi dice che l’America avrebbe bisogno di un nuovo Reagan, prova a rispondere annunciando più tasse per i ricchi per finanziare il suo New Deal e giocando la carta dei dazi contro gli alleati inglesi, che vogliono imporre una web tax ai giganti di internet targati Usa. E, a chiudere il cerchio, lanciando la ricandidatura per il 2024. Biden sta alzando il tiro, ma i bersagli potrebbero essere sbagliati.

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