L’EDITORIALE

L'Economia che corre regala più fiducia

di Marino Smiderle

Un anno fa a Ferragosto c’erano due grandi preoccupazioni: la nuova crescita dei contagi innescata, si diceva, dalle discoteche aperte in estate, e la paventata emorragia di posti di lavoro legata alla fine del blocco dei licenziamenti. La variante delta sta facendo salire i contagi anche in questa estate rovente, ma sul fronte dell’economia la preoccupazione è stata sostituita da fiducia e grande ottimismo, con percentuali di crescita che nel Nord Est e in Lombardia stanno assumendo dimensioni eccezionali. A Brescia, Bergamo, le province che hanno pagato il dazio più alto al Covid in termini di vite strappate, e in Veneto che pure è stato martoriato fin dal primo contagiato a Vo’, l’industria sta correndo. Altro che fine del blocco dei licenziamenti, qui il problema è esattamente l’opposto, cioè trovare personale per riuscire ad accettare le commesse che stanno arrivando da tutto il mondo. Per non parlare della difficoltà di reperire alcune materie prime, un problema che sta rallentando la locomotiva della ripresa lanciata su binari di eccellenza. Non ci vuole un genio per capire che la differenza, unica ma decisiva, rispetto alle prospettive metabolizzate nel 2020, sta nel fatto che nel frattempo è arrivato il vaccino. I contagi salgono come allora, a causa delle varianti e di chi si ostina a non volersi vaccinare, ma gli eventuali effetti del Covid sugli immunizzati li si percepisce dal crollo dei ricoveri. Le chiacchiere stanno a zero e il green pass, più che togliere libertà, aggiunge fiducia.

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